L’ex difensore biancorosso Amedeo Mangone, oggi allenatore del Brera, terza squadra di Milano, ricorda con affetto i tre anni trascorsi in riva all’Adriatico, tra il 1993 ed il 1996, per complessive 95 presenze.

Arrivato nel 1993, scovato da Regalia nella Solbiatese, il calciatore si fece subito valere, conquistando il posto da titolare nel Bari che, con Materazzi in panchina, centrò la promozione in A: “La società, nel mercato estivo, decise di sposare una politica di riduzione dei costi, trattenendo però in organico giocatori fondamentali come Protti, Tovalieri, Barone e Montanari. Insieme a me, arrivarono professionisti di grande livello,  come Fontana e Gautieri. Trovammo il giusto mix tra giovani con grande volontà di emergere ed atleti esperti, arrivando subito in A, anche grazie alla bravura del tecnico. Questa stessa squadra, con qualche innesto, riuscì a salvarsi senza troppi patemi l’anno dopo, in massima serie, andando a vincere per due volte sul campo delle milanesi. “

Nella stagione 1995-’96, invece, arrivò un’inopinata retrocessione: “Nonostante Protti capocannoniere, non riuscimmo a salvare la categoria. Subimmo troppi gol, e ritengo che ci fu anche troppa voglia di innovare la rosa. Arrivarono Abel Xavier, Ingesson ed Andersson. Giocatori forti, ma bisognosi di tempo per adattarsi al campionato italiano. Ricordo come un incubo il 7-1 di Cremona, all’esordio di Fascetti, che sostituì Materazzi nel tentativo di salvarci. Retrocedemmo, ma quel Bari, l’anno dopo, sarebbe prontamente risalito in A. Io rimasi fino a novembre, trasferendomi poi al Bologna.”

Sezione: Amarcord / Data: Mar 20 aprile 2021 alle 18:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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