Il Bari riparte piano. Dopo la pausa natalizia, i biancorossi sono tornati in campo ieri sera contro il Cesena per la prima giornata di un girone di ritorno incominciato non benissimo dai ragazzi di mister Grosso, incapaci di tornare al successo contro una formazione ben messa in campo ma evidentemente alla portata.

CHI SALE - La gara del 'Manuzzi' ha messo in vetrina un ottimo Diakité. L'ex Lazio, finalmente arruolabile, ha messo in bella evidenza i motivi che lo hanno reso un ottimo difensore, specie per la cadetteria: forza fisica (a tratti dirompente) e personalità. Bene, a tratti molto bene, anche Sabelli, che ha corso come un ragazzino dell'oratorio per tutti i novanta minuti di partita. Dai suoi piedi sono partiti i cross più pericolosi, compreso quello che ha portato all'autorete di Suagher.

Nota di merito anche per D'Elia, autore di una prestazione diligente e ben augurante dopo i tanti problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dai campi di gioco durante la prima parte di stagione.

CHI SCENDE - Diversi i biancorossi sottotono. A deludere più di tutti è stato Basha, meno lucido e concentrato di altre occasioni. La prova schiacciante della sua serata poco fortunata è stato l'errore in fase di disimpegno con cui ha di fatto dato il là al gol dei padroni di casa. Ma se l'albanese non ha convinto, molto meglio non hanno fatto Marrone in difesa e Anderson a centrocampo. Ma se sulle discutibili capacità difensive dell'ex Juventus ci si è già ampiamente espressi nel recente passato, a lasciare più di qualche perplessità è stata la scelta di far giocare l'olandese nel ruolo di mezzala. Un ruolo non suo, che ne ha limitato notevolmente qualità e caratteristiche. Imprigionato da compiti a lui nuovi e inusuali, il fluidificante è stato spesso fuori dalla manovra. Una freccia spezzata, un esperimento che forse non andrebbe mai più ripetuto.

A non convincere è stato anche Kozak, ma con tutte le attenuanti del caso. Il gigante ceco, alla prima da titolare, ha dimostrato di non essere ancora al 100%. Specie in zona gol. Ma non si può ritrovare la forma in panchina, ecco perchè il suo utilizzo non può essere criticato. In rosa è l'unico attaccante capace di garantire al Bari quei gol che i suoi colleghi di reparto hanno già dimostrato di non poter garantire. Ad eccezione di Galano, che non è un centravanti e le cui giocate non potranno sempre salvare i biancorossi, ancora alla ricerca del loro bomber di razza.

Sezione: Copertina / Data: Dom 21 gennaio 2018 alle 10:00
Autore: Andrea Dipalo
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