Probabilmente col pareggio di stasera il Bari dovrà mettere nel cassetto la speranza, accarezzata dopo l'incredibile giornata di sabato, di raggiungere il secondo posto che significa serie A diretta. Un obiettivo che, lo ribadiamo a scanso di equivoci, non era quello fissato ad inizio stagione dalla società. Eppure i biancorossi sono sempre rimasti lì vicino, in zona play-off, a volte sfruttando i passi falsi delle rivali, altre volte gettando via punti che sembravano acquisiti. 

Oggi no! Oggi non è successo. La rete nel finale di Nené consente ai galletti di strappare un punticino prezioso più per il morale che per la classifica. Eppure Grosso le ha provate tutte per aggiudicarsi i tre punti. Dalla difesa a tre iniziale è poi passato al più sperimentato 4-3-3. Ha addirittura buttato nell'inferno del Barbera l'argentino Andrada, attaccante che fino ad oggi non aveva collezionato nemmeno un minuto. Il pari di Nené, l'uomo che più di tutti ha incarnato lo spirito di quello che è il Bari che vorrebbero vedere i tifosi, su splendido assist di Floro Flores (un altro giocatore che potrebbe risultare utilissimo nel rush finale) lo ripaga di tante partite che nel girone d'andata i pugliesi hanno perso per mancanza di cattiveria nei momenti decisivi (Spezia, Brescia, Frosinone, Chiavari). Una cattiveria, una voglia di tornare a casa imbattuti che si è vista durante l'infuocato finale di gara con il Bari rimasto in nove uomini, arroccato nella sua metà campo a difendere il risultato. 

Finisce così. Uno a uno. Domani sapremo chi, tra Bari e Palermo, ci ha perso di più. Probabilmente entrambe. Eppure la sensazione, all'uscita dal campo, è che ai biancorossi, visto come si erano messe le cose, fosse difficile chiedere di più.

Sezione: Copertina / Data: Lun 30 aprile 2018 alle 22:50
Autore: Francesco Serrone
vedi letture
Print