La trasferta di Catanzaro non è stata una partita come le altre per Mattia Maita. Il centrocampista, arrivato a Bari nel corso del mercato di gennaio, ha trascorso 4 anni e mezzo con la maglia giallorossa (153 presenze), di cui è stato anche il capitano. Per saperne di più sul ragazzo abbiamo sentito Maurizio De Rosa. L'agente del classe '94, intercettato in esclusiva dalla nostra redazione, ha così analizzato la prestazione del posticipo di lunedì: "Mattia, come la squadra, ha fatto un ottimo primo tempo. Nella ripresa è uscito fuori il Catanzaro e ha agguantato il pareggio. Maita ha fatto bene e poteva fare anche gol su una bellissima azione, dove ha rubato palla e ha saltato l'uomo. Sta continuando a fare bene come il Bari, la squadra è in serie positiva da 26 partite ma davanti c'è la Reggina che sta facendo un campionato strepitoso".

Difficile ma non ancora compromessa la rincorsa al primo posto: "Fino a che la matematica non condanna il Bari, bisogna sperare, rimanere sul pezzo e cercare di vincerle tutte. Nove punti sono tanti ma il calcio è strano. L'Alessandria qualche anno fa ne aveva altrettanti e perse il campionato. Se poi la Reggina riesce a mantenere il vantaggio, bisogna solo battere le mani perchè sarà più brava".

De Rosa si è poi soffermato sull'ottimo impatto di Maita con la squadra biancorossa: "La scelta di venire a Bari è stata più che positiva. Parliamo di una piazza da A non da C. Poi le prestazioni stanno confermando ciò. E' riuscito ad ottenere la fiducia dell'allenatore, che lo ha schierato in ogni gara. Mattia è contentissimo e in campo si vede con una grande applicazione. E' un giocatore di qualità ma che ci mette tanta volontà ed impegno in interdizione, che forse prima non ci metteva. Sta abbinando quantità e qualità come vuole il mister nell'azione di ieri".

Chiosa finale sullo stop al campionato: "Momento unico, bisogna pensare al bene primario della salute pubblica e privata. Quindi è giusto sospendere tutte le attività. Questo sicuramente porterà dei disagi con 3-4 partite da recuperare. Però è un'emergenza globale e bisogna guardare solo a questo. Poi torneremo a pensare a tutto il resto, incluso il calcio". 

Sezione: Esclusive / Data: Mer 11 marzo 2020 alle 11:00
Autore: Gianmaria De Candia
vedi letture
Print