La prima sfida ufficiale del Bari ha regalato diverse indicazioni positive. Tra queste sicuramente le prestazioni dei singoli, dove spicca quella di Ruben Botta, autore di un bellissimo gol e di un assist. Per provare ad analizzare meglio le prospettive del fantasista argentino in vista del prossimo campionato di B, abbiamo sentito Luca Nember, ex direttore sportivo del Chievo Verona, con cui ha condiviso la stagione 2014/15.

Questo il suo parere ai nostri microfoni"Se si mette con la testa, voglia e determinazione, farà la differenza in tutti i sensi. Sommando gol e assist può superare quota 20, davvero tranquillamente. Glielo auguro, è un bravo ragazzo. Ha grande qualità e mezzi tecnici incredibili. Secondo me non è riuscito ad esprimerle tutte ed ha fatto, finora, una carriera al di sotto delle sue aspettative e potenzialità. Per me può fare la differenza in A, figuriamoci in B, può essere determinante. Partner? È talmente intelligente che si adatta e può sfruttare i movimenti di qualsiasi compagno".

Sul passato: "Ricordo ancora quando giocava in Argentina, lo stavo già monitorando però poi lo prese l’Inter. Nei nerazzurri non trovò spazio e lo portai al Chievo Verona. La differenza in un grande giocatore la fa la carriera, purtroppo la sua non lo è stata a causa di alcuni errori di gestione, momenti negativi, infortuni e qualche scelta sbagliata. La psicologia nel calcio è al primo posto. Le voci esterne possono disturbare anche inconsciamente. Avere certezze a livello di progettualità ed ambiente può fare la differenza. Ora affronta categorie che non li competerebbero per il bagaglio tecnico che possiede. Per me può fare la differenza in A, figuriamoci in B".

Le migliori qualità e il fattore ruolo: "Ha un’ottima visione di gioco, acume tecnico e senso tattico importante. Ha facilità e gestione di palla di un fuoriclasse, a questo aggiunge rapidità d’esecuzione. Tutte queste caratteristiche non sono state ancora espresse completamente. Posizione? Tanti giocatori purtroppo hanno un limite e subiscono determinati ruoli. Bisogna conoscere l’uomo ed il professionista, mettendolo nelle migliori condizioni per rendere. A Bari questo sta accadendo. Da trequartista ha spazio di manovra, in passato l’ho visto fare l’esterno o il terzo attaccante ma faticava un po’ ad arrivare alla porta e si spazientiva".

Il campionato e il ruolo del Bari: "La B sta diventando molto più importante rispetto a qualche anno fa. Sono arrivate piazze importanti come Bari e Palermo, che danno un tocco in più alla categoria tra tasso emotivo e storico. Vedo rose molto competitive, sarà un bel campionato. In Puglia c’è un direttore come Polito che ha dimostrato di essere bravo e di portare a casa risultati, inoltre i De Laurentiis sanno cosa fare. Ci sta volendo tempo ma si punta a fare le cose per bene. Magari non faranno subito una B da protagonista ma ci devono provare, poi basta una scintilla per fare un campionato al vertice o meno visto che le classifiche sempre molto corte e tirate. Per me il Bari deve ambire a fare i playoff, anche perché la struttura (dentro fino all'ottavo posto) lo permette".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 03 agosto 2022 alle 15:00
Autore: Gianmaria De Candia
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