Con i 36 punti conquistati fin qui, la Palmese è vicina alla salvezza: una meta che sembrava irraggiungibile alla vigilia del campionato visti i guai societari che hanno coinvolto la società calabrese. Al timone della barca c'è Ivan Franceschini, tecnico della squadra che per anni ha calcato anche i campi della serie A con le maglie di Reggina e Torino. Così l'allenatore ha inquadrato la sfida di domani contro i biancorossi: "È una data speciale, non capiterà altre volte di vedere il Bari a Palmi. Sarà un’occasione unica per dimostrare chi siamo".

Resta ancora l'amarezza per la sconfitta del San Nicola.

"Sì. Con un pizzico di attenzione in più, avremmo portato a casa il pareggio. La squadra fece una prestazione difensiva ottima, è stato un dispiacere subire gol da un calcio piazzato nonostante i tanti allenamenti svolti sulle palle inattive".

La Palmese è a metà classifica. Pensa anche ai playoff?

"La salvezza sarebbe un’impresa. La squadra è stata costruita nei due giorni precedenti all’esordio. Il quarto giocatore più anziano ha 23 anni. Ci mancano pochi punti per arrivare a un traguardo inimmaginabile".

Come giocherà la Palmese domani?

"Non deve snaturarsi. Non possiamo permetterci di giocare ad armi pari con il Bari. Serve umiltà, aiuto reciproco, solidità mentale e applicazione difensiva. Il resto lo farà l’entusiasmo che ci contraddistingue da inizio stagione".

Ha affrontato Brienza da avversario in campo. Ora lo ritrova quando lei è in panchina.

"Si tratta di un ragazzo e professionista fantastico, magari fossi arrivato io a quarant’anni così (sorride, ndr). Per lui essere lì ancora a giocare deve essere motivo d’orgoglio e non è facile calarsi in questo modo nell’universo della serie D, anche se giochi in una “grande” come il Bari".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 23 marzo 2019 alle 17:30
Autore: Gianluca Sasso
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