Intervistato da TuttoBari.com l'ex giocatore biancorosso Luca Tabbiani ha parlato dell'attuale momento della formazione del capoluogo pugliese: "Guardo sempre le mie ex squadre, in particolar modo il Bari, perché vi ho vissuto un'esperienza positiva: ho seguito tutto il percorso che ha portato al fallimento e poi la successiva rinascita. Quest'anno è dura perché la Reggina ha fatto un girone d'andata eccezionale, ma c'è comunque la possibilità di arrivare secondi e fare dei buoni playoff".

Tabbiani, che ha vinto la C con la Cremonese, parla di cosa serbe per trionfare in questo campionato: "Sicuramente conta la qualità dei giocatori e l'organizzazione, a Bari ci sono entrambe le cose dato che Vivarini sta facendo un ottimo lavoro. A volte in trasferta si va in campi piccoli e brutti, è importante vincere lì. In casa devi fare la differenza, a Cremona nel girone di ritorno facemmo tutte vittorie ed un pareggio, ci vuole buona capacità di adattamento. Contro i biancorossi, poi, tutte giocano la partita della vita".

Sui punti di riferimento dei biancorossi: "Ovviamente Antenucci è il giocatore simbolo di questa squadra, ha esperienza e qualità per fare la differenza e tornare a breve in B".

Tabbiani parla dei suoi ricordi in Puglia: "Bari mi ha insegnato tantissimo, qui ho capito cos'è questo mestiere, venivo da piccole città del nord dove tutto è ovattato. Devi essere bravo a reggere le pressioni, passavamo da 2000 a 15000 spettatori nel giro di una domenica. Ho imparato ad accettare le critiche, sei portato in cielo e la domenica dopo attaccato, ho capito che nel calcio bisogna avere stabilità fra alto e basso".

Chiusura sul presente: "Ho smesso sei anni fa, perché correvo ma non avevo grandissima qualità. Per questo quando il fiato non c'è stato più ho dovuto mollare. Ora alleno da sei anni in D, qui al Fiorenzuola sta andando anche bene perché siamo secondi. Sono molto contento".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 11 gennaio 2020 alle 19:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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