L'emergenza dovuta al Coronavirus pone un momento di riflessione anche per il calcio. Un tema delicato e ricco di dubbi in vista del futuro della stagione. Per saperne di più abbiamo sentito Massimiliano Tangorra. L'ex difensore del Bari e con un passato da allenatore nelle giovanili dei galletti, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, ha così evidenziato le principale problematiche: "L'interrogativo principale è capire come e se finiranno i campionati. E' il dubbio principale. Qualora dovesse riprendere, ci sarà una situazione di grandissimo disagio per tutti, dove chi più chi meno perderà qualcosa in termini di classifica e soprattutto mentale. Riattaccare la spina non sarà facile a prescindere dalla posizione e dagli obiettivi. Le squadre saranno costrette a giocare ogni 3 giorni, magari chi ha un organico importante potrà sfruttarlo. Bisogna anche capire quanto concederanno dalla ripresa degli allenamenti alla prima partita ufficiale. Non si può dare solo 7 giorni ma almeno un paio di settimane per rimettere in sesto i giocatori. Nessuno sarà al top". 

Sull'andamento della formazione biancorossa nel Girone C: “Per ora il bilancio è positivo, anche se chiaramente rispetto all'obiettivo primo posto, non può soddisfare la maggior parte di tifosi e addetti ai lavori. Però la squadra con Vivarini non ha mai perso e sarà capace di salire in B anche attraverso i playoff. Differenze di rendimento tra casa e trasferta? Può essere casualità come un discorso caratteriale. Magari i giocatori in casa si sentono più sicuri. A mio modo di vedere l'apporto del pubblico è importante e può determinare un grande aiuto per il Bari ma anche un problema in più per le avversarie". 

Tangorra ha, infine, evidenziato le possibili cause dell'ampio margine dalla capolista Reggina: "Il mister ha già dimostrato il suo valore. Soprattutto quando un allenatore arriva in una situazione non semplice e riesce ad ottenere questa continuità di risultati. Però obiettivamente lui e i giocatori sono un lusso per la C, c'è da aspettarsi qualcosina in più. Forse se dobbiamo trovare il pelo dell'uovo, il Bari ha troppi giocatori di categoria superiore. In questo campionato dove prevale l'agonismo, servono elementi che conoscano la categoria. A mio avviso ci sarebbe voluto qualche elemento di questo tipo in più, come ha fatto la Reggina, che ha giocatori come Denis, De Rose e Gasparetto, ma anche altri che hanno vinto la C".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 14 marzo 2020 alle 16:00
Autore: Gianmaria De Candia
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