Se c’è un dato sul quale il Bari non ha sfigurato nella scorsa stagione è stata sicuramente la fase difensiva. Nonostante tutti gli infortuni e qualche errore di troppo sia da parte dei giovani che dei più esperti, la fase difensiva di Moreno Longo ha portato i biancorossi a chiudere al terzo posto nella classifica delle migliori difese.

Con un reparto praticamente da rifare e con nuovi dettami tattici da instaurare il compito del nuovo allenatore Fabio Caserta non sarà di certo agevole. Ripetersi non lo è mai e anche i precedenti in carriere dell’ex allenatore del Catanzaro (tra le altre) non lo dipingono né come un esperto della difesa né come un allenatore spregiudicato. Nelle 4 esperienze avute in Serie B, tralasciando la parentesi sulla panchina del Benevento nel campionato 2022/2023, ha incassato 63 gol retrocedendo con la Juve Stabia, 39 col Benevento, portandolo ai playoff, 32 con il Cosenza, salvandolo tranquillamente e 45 con il Catanzaro nella scorsa stagione, anche quest’ultimo condotto ai playoff.

La prima Juve Stabia non aveva un organico pronto alla B e questo potrebbe essere un esimente. Inoltre, il dato cosentino è molto importante: 32 gol sono davvero pochi anche tenendo conto delle forze a disposizione di Caserta.

Ciò che sembra, dunque, trasparire è che il nuovo allenatore biancorosso non sia né un tecnico improntato all’attacco né alla difesa ma che invece si adatti alle caratteristiche di squadra valorizzando i punti forti e coprendo e sopperendo i punti deboli. Avere un allenatore che si basa sul materiale a disposizione senza trovare alibi su eventuali mancati soddisfacimenti di richieste è già un buon punto di partenza.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 15:00
Autore: Cosimo Mirizzi
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