La carriera di Giacomo Ricci, terzino in forza al Bari da quest’estate, con un contratto con i galletti fino al giugno 2023, è costellata di colpi di scena, positivi o negativi. Cresciuto nel club della sua città natale, il Livorno, non è mai arrivato a giocare in prima squadra con i toscani.  

Per lui, con quella maglia, ci fu solo qualche panchina, in B, nel 2014, prima del prestito all’Altovicentino, tra i dilettanti, a gennaio 2015. Il suo cartellino, nell’estate dello stesso anno, venne rilevato dal Parma, sceso, causa fallimento, negli inferi della serie D.

La prima con gli emiliani, per il terzino, fu davvero un’ottima annata, con 30 presenze ed una rete, ed i suoi promossi in C, per la gioia di mister Apolloni. L’anno seguente, in Lega Pro, per Ricci iniziarono i problemi. Sole 7 presenze in un intero campionato, playoff inclusi, nonostante la grande soddisfazione della seconda promozione consecutiva, coincisa con l’arrivo del tecnico D’Aversa.

Per i parmensi si aprirono le porte della serie A, ma non per il difensore, prestato in C, nei due anni seguenti, prima alla Pro Piacenza (27 gare disputate ed un gol nel 2017-’18), e poi alla Carrarese, con uno score di 36 apparizioni, tra campionato e playoff, persi nei turni preliminari contro il Pisa.

Il rientro al Parma, nell’estate del 2019, per il calciatore non andò come sperato. Alla prima giornata, contro la Juventus in massima serie, i suoi persero per un gol di Chiellini, e lui restò a guardare tutto il tempo il match dalla panchina, per poi essere prestato in B, alla Juve Stabia del diesse Ciro Polito. La stagione delle vespe campane non girò per il meglio, con la retrocessione a fine campionato, ma Ricci accumulò esperienza, mettendo insieme le sue prime 22 partite in cadetteria in carriera.

Il ritorno ancora a Parma, però, riservò brutte sorprese al calciatore. In estate poche offerte, e la scelta di restare. Ma Liverani, che sostituì D’Aversa, ad ottobre 2020 lasciò Ricci fuori lista, inutilizzabile in campionato. Uniche soddisfazioni di quei mesi duri, un paio di incontri disputati in Coppa Italia, da titolare.

Poi, l’infortunio non banale occorso al suo pari ruolo Pezzella, gli consentì di rientrare nell’elenco dei giocatori utilizzabili a fine novembre, collezionando però nemmeno un minuto in A fino a gennaio inoltrato. Poi, l’avvicendamento tra tecnici, con il ritorno di D’Aversa, rappresentò la svolta della sua stagione.

Per Ricci, dal 10 gennaio 2021 in poi, fu tutta un’altra storia. Quattro le gare messe insieme, le prime 3 della sua vita in massima serie ed una in Coppa Italia, in meno di un mese, per poi passare al Venezia, in B, durante la finestra di mercato invernale.

Con 12 presenze, Ricci contribuì alla promozione dei lagunari in A, vincendo i playoff promozione.  Per poi sposare la causa del Bari, che oggi conta anche sul suo apporto per tornare tra i cadetti. Dodici i gettoni collezionati, finora, dal venticinquenne nella truppa di Mignani.       

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 gennaio 2022 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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