All'indomani del pareggio contro la Cavese che ha permesso alla Reggina di allungare ad otto i punti di distacco dal Bari, in casa biancorossa ci si chiede cosa non abbia funzionato al meglio. Al cospetto di un avversario sì temibile visto lo score interno, ma imbottito di giovani e privato di alcuni elementi importanti della squadra, il Bari non ha disputato una gara convincente dal punto di vista del carattere. Dopo il gol segnato a fine primo tempo ci si aspettava un inizio di ripresa grintoso per chiudere subito i giochi, ma non è stato così.

Complice un centrocampo senza mordente - da questo punto di vista è pesata e non poco la contemporanea assenza di Maita e Hamlili - il Bari ha lasciato spazio alla Cavese che ne ha approfittato su azione d'angolo trovando la difesa biancorossa distratta. Nonostante un buon palleggio ed alcune occasioni interessanti, i galletti non sono riusciti a trovare nuovamente la via del gol. Solo uno il pericolo corso, ma che poteva essere letale se Cesaretti avesse inquadrato lo specchio della porta su tiro-cross di Di Roberto. 

In una giornata in cui Simeri non era al top - l'ex Juve Stabia si è allenato a parte fino a giovedì - e D'Ursi anch'egli non nelle migliori condizioni, tutto il peso offensivo è ricaduto sulle spalle di Antenucci. L'attuale capocannoniere della Serie C ha fatto il suo sbloccando la gara, ma quando le energie sono venute meno e la stanchezza è iniziata a salire gli è mancato il colpo in canna.

Gli ultimi esigui minuti concessi a Costantino aprono tanti scenari. Perché in una gara da vincere a tutti i costi mister Vivarini si è affidato all'ex Triestina solo nel recupero? Vivarini da questo punto di vista è un integralista, concedendo minutaggio solo quando vede i suoi uomini integrati nei suoi schemi. Che Costantino non sia ancora pronto per affiancare Antenucci? Simeri dovrebbe a quel punto fare ancora gli straordinari da qui in avanti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 17:30
Autore: Claudio Mele
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