È un Sibilli da urlo. Senza dubbio il faro di una squadra in ombra, anche contro il Sudtirol Peppe è stato il migliore in campo. Arrivato nel capoluogo pugliese senza proclami, l’ex Pisa si è fin da subito calato nella realtà biancorossa, trovando la miglior versione di sé stesso. Trequartista, esterno, mezz’ala e, nell’ultima gara, anche falso nueve, Sibilli ha sempre giocato al top, prendendo per mano una squadra altrimenti persa. I gol e gli assist sono la naturale conseguenza di uno stato di forma assoluto e di una squadra che si affida al proprio totem.

Che Sibilli avesse la verve giusta lo si era visto fin dai primi palloni toccati al San Nicola. Arrivato a Bari l’11 agosto, Mignani lo getta nella mischia il giorno dopo nella disfatta in Coppa Italia contro il Parma. Giuseppe in mezz’ora colpisce una traversa e dimostra di essere particolarmente in palla. Il resto, poi, è venuto da sé.

Nell’ultima gara casalinga ha giocato da riferimento centrale, ma lo si è visto praticamente dappertutto. La solita sgasata dalla propria metà campo -che contro Ascoli e Modena è valsa 4 punti- procura la superiorità numerica e, poco dopo, la freddezza dal dischetto vale il vantaggio.

Tra la prima gara con il Parma e l’ultima con il Sudtirol, Sibilli ha collezionato 5 gol e 2 assist (migliore della squadra) e il titolo di miglior giocatore del mese di novembre della Serie B, nonostante i risultati di squadra poco esaltanti. Ma Sibilli per il Bari è molto più dei 7 gol 'creati'. L’attaccante napoletano è il giocatore a cui affidare la palla nei momenti di difficoltà e l’uomo su cui appoggiarsi per poter trasformare le azioni offensive. I numeri sui dribbling riusciti sono tra i migliori della B e -neanche a dirlo- i migliori nel Bari.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 10 dicembre 2023 alle 18:00
Autore: Luigi Arbore
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