Vicenza-Bari match salvezza, Vicenza-Bari classico della Serie B, Vicenza-Bari e le sconfitte del Menti. Nella sfida tra le due biancorosse c'è tanto, tra storie gloriose e futuri incerti. Abbiamo già parlato dei precedenti tra le 2 squadre e della tradizione negativa del Bari (clicca qui), così, ora, vogliamo ricordare le 2 partite migliori dei pugliesi in Veneto ed, in parallelo, le 2 débâcle più importanti.
9 febbraio 2008, Vicenza-Bari 2-3: in questa partita ci si gioca una fetta importante della salvezza di entrambe le squadre. E' il primo Bari di Conte, dall'altra parte c'è un Vicenza rinforzatosi in maniera consistente nel mercato di gennaio. I pugliesi scendono in campo con un classico 4-4-2 e schierano: Gillet, Galasso, Esposito, Masiello A., Marchese, Donda (Carozza 18' st), Gazzi, Bonanni (Rajcic 8' st), Lanzafame, Santoruvo (Kamata 32' st), Cavalli. I Veneti del tecnico Angelo Gregucci preferiscono un 4-3-2-1 con: Guardalben, Martinelli, Cudini, Terranova, Minieri (Brivio 12' st), Helguera (Capone 1' st), Bernardini (Raimondi 32' st), Morosini, Masiello S., Matteini, Zampagna.
Prima mezzora favorevole ai vicentini che al 10' colpiscono una doppia traversa con un bolide dalla distanza di Bernardini: la palla impatta sulla traversa e Gillet, in ricaduta riesce a rispedirla sulla traversa e poi fuori. Il Bari, tuttavia, al 29' sfrutta un buon contropiede e si porta in vantaggio: cross dalla destra di Lanzafame e Santoruvo, di testa, non può fallisce l'appuntamento. Il Vicenza sbanda clamorosamente e 5 minuti dopo i galletti ne approfittano ancora: conclusione dal limite di Lanzafame, palla nel sette e 2 a 0. Il match sembra finito, ma gli uomini di Gregucci cominciano il secondo tempo con un altro spirito: al 3' Bernardini riprova un'altra violenta conclusione che questa volta finisce in rete, al 18' Zampagna, solo in area di rigore, riesce a convertire in gol un tiro-cross di Martinelli. L'inerzia della sfida sembrerebbe definitivamente girata in favore dei veneti, ma il Bari con grande carattere riprende in mano lo scontro: prima un palo di Cavalli, poi due occasioni per Santoruvo ed infine, al 36' Kamata, appena entrato serve ancora Lanzafame che di testa non sbaglia: la vittoria, al termine di una partita entusiasmante, è servita.
12 settembre 1993, Vicenza-Bari 1-5: il Bari ha una squadra giovanissima, dopo 2 stagioni di investimenti importanti e delusioni altrettanto importanti, Matarrese è stanco di spendere. La sfida di Vicenza arriva alla terza di campionato: il galletto deve vincere per evitare i fischi. Accade un fatto unico nella storia del calcio: il Bari porta in veneto 2 divise, quella bianca e quella rossa. Per l'arbitro non vanno bene entrambe ed il Vicenza anziché cambiare divisa, pensa bene di prestare la sua seconda agli ospiti. I pugliesi giocano, per la prima ed unica volta nella loro storia, con una maglia verde recante un nastro a copertura dello sponsor.
Il Vicenza di Ulivieri schiera: Sterchele, Frascella, D'Ignazio (Civeriati 22' pt), Conte (Cecchini 22' st), Pellegrini, Lopez, Ferrarese, Valoti, Gasparini, Viviani, Briaschi.
Materazzi, tecnico del Bari, sceglie: Fontana, Tangorra (Montanari 37' pt), Mangone, Bigica, Amoruso, Ricci, Gautieri, Pedone, Tovalieri (Alessio 22' st), Barone, Protti.
La sfida comincia male per i pugliesi: al 5' Viviani batte una punizione che finisce sotto la traversa e porta in vantaggio i veneti. Un minuto dopo, tuttavia, Barone risponde: sempre su punizione, sempre sotto la traversa. Sembra essere l'inizio di una partita scoppiettante, ma il primo tempo a parte un'occasione a testa, non ha altro da raccontare. Il secondo tempo, sembra essere l'inizio di un'altra sfida. Il Bari è un'altra squadra, vuole vincere. Al 54′ Tovalieri serve Protti in area che, dalla sinistra, conclude con violenza sul primo palo: vantaggio. Il Vicenza resta in 10 per l'espulsione del difensore Civeirati (fallo da ultimo uomo). I galletti hanno in mano il match, giocano bene e Tovalieri al 64', con un tocco morbido, solo davanti al portiere, triplica le marcature. Il Bari, però, non è domo: all'84′ è ancora Protti che entra in area, salta un difensore e beffa Sterchele. Tre minuti dopo azione molto simile, questa volta, però, Protti centra un legno. La palla rimbalza sui piedi di Alessio che stoppa e a porta vuota conclude: 1 a 5 e Vicenza umiliato con la sua stessa maglia.
27 febbraio 2007, Vicenza - Bari 3-0: sarà l'ultima di Maran sulla panchina del Bari, dopo la pesante sconfitta il Bari decide di richiamare Materazzi. Un Bari mai in grado di reagire che, tuttavia, subisce un passivo troppo pesante rispetto a quanto vistosi in campo.
Maran opta per un 4-3-2-1 con: Gillet; Milani, Gervasoni, Pianu, Belmonte; Fusani, Carrus (Tabbiani 17' st), Bellavista; Scaglia, Sgrigna (Di Vicino 29' st); Santoruvo (Vignaroli 17' st). Il tecninco dei vicentini, Gregucci, preferisce un 4-4-1-1 con: Zancopè; Martinelli, Cudini, Scardina (Fissore 34' st), Nastos; Raimondi, Helguera (Paonessa 22' st), Rigoni, Padoin; Foti (Cavalli 29' st); Schwoch.
Il Bari fa la partita e al 6' ha subito un'occasione: Nastos perde palla e Scaglia conclude. Fuori. Ancora Bari al 12': Bellavista in area per Santoruvo che viene anticipato. Quattro minuti dopo primo tentativo del Vicenza che calcia fuori una punizione, al 22', tuttavia, i veneti passano: Schwoch salta Gervasoni, flipper in area tra lo stesso Gervasoni e l'altro barese Milani e Foti, liberissimo, porta in vantaggio i veneti. Primo tempo che si chiude così. La seconda frazione comincia con una potenziale grande occasione per il Bari: Fusani, solo davanti al portiere, non controlla e l'azione si perde. Al 49' altra grande occasione vicentina con un abilissimo Schwoch che calcia alto. Maran prova a cambiare qualcosa dalla panchina ma, al 64' Foti serve ancora Schwoch che salta Gillet e segna. Subito dopo il Bari può riaprirla, ma il gol di Sgrigna viene annullato per fuorigioco. Al 67' entra Paonessa e a tre minuti dalla fine c'è gloria anche per lui: saltato in dribbling l'impalpabile Gervasoni e il tris è servito.
14 maggio 1961, Vicenza - Bari 4-1: Alla fine dell'anno il Bari retrocede, perdendo gli spareggi ma concludendo, il campionato con la miglior difesa. Il Vicenza, invece, termina in nona posizione, a pari punti con Bologna e Atalanta. Lerici, allenatore dei vicentini schiera: Bazzoni; Garzena, Capucci; De Marchi, Zoppelletto, Savoini; Conti, Menti, Pinti, Puia, Fusato. Il Bari del tecnico argentino Carniglia scende in campo con: Mezzi; Baccari, Romano; Mazzoni, Brancaleoni, Seghedoni; Catalano, Tagnin, Virgili, Conti, Cicogna.
La partita rimane in equilibrio fino al 41' del primo tempo, quando Pinti, batte Mezzi e porta in vantaggio il Vicenza. Al 7' della ripresa il Bari riesce a pareggiare con Tagnin, ma l'1 a 1 dura poco. Sei minuti più tardi una sfortunata autorete di Baccari riporta in vantaggio gli uomini di Lerici che al 19' minuto chiudono l'incontro con Puia. A tre minuti dalla fine c'è gloria anche per il difensore Garzena che fissa il risultato sul 4 a 1.
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