Nell'ambito della rubrica di TuttoBari Tangorra in...tackle, abbiamo intervistato l'ex calciatore del Bari Massimiliano Tangorra. Con l'ex biancorosso abbiamo parlato della sfida giocata dal Bari contro il Pescara. Di seguito, le sue parole in esclusiva.

Il Bari, ancora una volta, ha faticato a trasformare la superiorità numerica in un vantaggio concreto sul piano del gioco. Quali possono essere le ragioni tecniche e tattiche di questa difficoltà?

“Ma più che trovare ragioni tecnico-tattiche sul perché il Bari, in superiorità numerica, non riesce a produrre gioco, credo che siano anche, purtroppo, soprattutto caratteriali e mentali. Questa squadra non ha ancora raggiunto un’identità di squadra: non vedo reparti collegati. Inoltre, mi ripeto, c’è veramente una seria incapacità nelle letture di gioco, soprattutto da parte dei difensori e dei centrocampisti, che secondo me non svolgono al meglio la fase di interdizione. Detto questo, credo che questa squadra non abbia ancora trovato un equilibrio in tutti i sensi, sia mentale che tattico.”

Il gol del pareggio arriva da un giocatore subentrato all’inizio della ripresa e che ha avuto quasi tutto il secondo tempo per interpretare la gara. Quando una rete nasce così, può essere la conseguenza di una lettura più corretta degli spazi rispetto a chi aveva iniziato oppure è più un tema di freschezza, tempi di inserimento e capacità di attaccare il momento giusto della giocata?

“Nella rete non ci andrei, insomma, a trovare chissà quale motivazione sul fatto che sia un giocatore subentrato o meno, queste sono casualità. Però è chiaro che, in un tentativo di forcing nei confronti di una squadra che è venuta a Bari da ultima in classifica, e che ha mostrato, sia in undici contro undici sia in inferiorità numerica, addirittura più qualità del Bari, questo dice molto e deve far riflettere. Ripeto, che Maggiore sia subentrato e abbia trovato il gol non è una sorpresa, perché lui, per caratteristiche e carriera, è un centrocampista che si inserisce bene e ha i tempi giusti.”

In un contesto poco brillante, Dorval è stato uno dei pochi a garantire gamba, aggressività e continuità sulle due fasi. Quanto incide una prestazione così quando la squadra fatica a trovare ritmo, connessioni e superiorità nelle zone utili del campo?

“Il problema non è in questo tipo di partite, ma è nella squadra stessa: riescono magari, di partita in partita, a emergere solo un paio di giocatori su undici, che trovano la giornata e offrono una prestazione positiva. Gli altri sono veramente ingiudicabili. Quindi è chiaro che, nell’economia di una prestazione di una partita, se vengono meno più di quattro o cinque giocatori, il risultato è quasi sempre, alla fine, negativo.”

Sezione: In Tackle / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 14:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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