Gaetano Castrovilli è pronto a tornare a casa. Il centrocampista classe ’97, dopo le visite mediche, firmerà a breve un contratto annuale con opzione e vestirà di nuovo la maglia del Bari, quella che ha segnato i suoi primi passi nel calcio professionistico. Per lui non è un trasferimento qualsiasi, ma un vero e proprio ritorno alle origini: nato a Canosa di Puglia, Castrovilli approdò nel settore giovanile biancorosso nel 2008, a soli 11 anni, dopo essere stato notato durante un provino. Dieci anni intensi con la maglia del Bari, fino al debutto in Serie B del 22 maggio 2015, quando a 18 anni subentrò a Marco Calderoni nella gara contro lo Spezia.

La sua parabola lo porta presto fuori dalla Puglia: nel marzo 2016 partecipa al Torneo di Viareggio con la Fiorentina, in prestito, lasciando buone impressioni, e, nel febbraio 2017 i viola lo acquistano in prestito con obbligo di riscatto per 1,5 milioni di euro. Prima la Primavera, con 18 presenze, 7 gol e 9 assist, poi il prestito biennale alla Cremonese, dove colleziona 52 presenze e 5 reti. Nel 2019 torna alla Fiorentina e con Montella arriva il grande salto: esordio in Serie A il 24 agosto contro il Napoli e rinnovo fino al 2024.

Castrovilli diventa uno dei profili più interessanti del centrocampo italiano, tanto da sfiorare il titolo di miglior giovane della Serie B 2018/2019, dietro soltanto a Sandro Tonali. Ma la sua crescita viene frenata da infortuni pesanti: nel 2022 un grave problema al ginocchio lo costringe a chiudere in anticipo la stagione. Torna solo mesi dopo, e nel febbraio 2023 si toglie la soddisfazione di segnare il suo primo gol in Europa, in Conference League contro il Sivasspor.

Il ciclo con la Fiorentina si chiude nel 2024. Castrovilli si accasa alla Lazio da svincolato, ma la sua avventura biancoceleste dura poco: il minutaggio è ridotto e a gennaio 2025 passa in prestito al Monza. Dodici presenze e qualche buona prestazione non bastano però a evitare la retrocessione del club brianzolo.

Se il suo percorso nei club è stato un mix di talento, stop forzati e continui rilanci, il suo curriculum ha comunque un punto luminosissimo: l’Europeo del 2021 vinto con l’Italia di Roberto Mancini. Castrovilli venne convocato all’ultimo momento, in sostituzione dell’infortunato Pellegrini, e riuscì a ritagliarsi spazio nella fase a gironi, subentrando contro il Galles. Poi la notte magica di Wembley: l’Italia campione d’Europa contro l’Inghilterra, ai rigori. Un trofeo che resta inciso nella carriera di Castrovilli e che gli garantisce un posto nella storia azzurra.

Ed è qui, a Bari, che per lui si apre il nuovo capitolo: il ritorno a casa, nella squadra che lo aveva cresciuto e lanciato. Un cerchio che si chiude, ma anche una sfida da rilanciare. Ora Bari lo riaccoglie, e non come una promessa, ma come un giocatore maturo, con esperienze di Serie A, di calcio europeo e persino un titolo continentale con la Nazionale. Un curriculum non banale, segnato da cadute e risalite, ma anche da quel fantastico trofeo che nessuno potrà mai togliergli.

Sezione: Mercato / Data: Mer 20 agosto 2025 alle 15:00
Autore: Martina Michea
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