A volte il calcio non è sempre e soltanto sinonimo di passione genuina, e talvolta lo si prende troppo sul serio facendone una questione di vita o di morte. Soprattutto in piazze calde ed umorali come quella barese, dove spesso gli sbalzi d'umore la fanno da padrona. Quanto accaduto nella giornata di ieri a Daniele Sciaudone infatti, non è stato un caso isolato e fine a se stesso. Nel recente passato si sono verificati altri episodi simili ai danni dei calciatori biancorossi, anche più gravi.

Basti pensare a quanto accadde a Paolo Annoni nell'ottobre del 1996, all'aggressione sul pullman ai danni dei giocatori nell'aprile del 2004 o ai lanci di pietre ai danni di Bellavista e Sibilano a fine 2002. In tutti questi casi non si può che parlare di mesti deja-vu: esattamente come oggi, anche allora la squadra era finita sotto processo, ed i biancorossi erano spesso reduci da filotti di risultati negativi.

Nel caso di Annoni parliamo della stagione 1996/97: il Bari è appena retrocesso in B. Nonostante i favori del pronostico i pugliesi non vincevano dalla prima di campionato e nei successivi 5 turni collezionarono 4 pareggi ed una sconfitta. A poco servì la successiva vittoria di Ravenna a calmare gli animi. Fuori da un locale l'ex difensore granata venne accerchiato e pestato da un gruppo di quattro facinorosi, la cui identità è rimasta poi ignota.

Il 22 dicembre 2002, invece, l'agguato a Bellavista e Sibilano al termine dell'incontro casalingo con il Livorno dell'ex Protti, sconfitta per tre a zero. I pugliesi sprofondarono al terz'ultimo posto in B, e a farne le spese furono due baresi veraci - Lorenzo Sibilano ed Antonio Bellavista - che non solo vennero picchiati, ma videro danneggiate anche le proprie auto.

Infine, il 4 aprile del 2004, l'ultima aggressione ai danni dei calciatori biancorossi. Alla vigilia della domenica delle palme, il Bari perse in trasferta contro il Messina, centrando la quarta sconfitta consecutiva e con la salvezza sempre più lontana. Verso le 2 di notte, un gruppo di violenti riuscì a fermare il pullman della squadra, cercando e ottenendo un faccia a faccia con alcuni calciatori. La settimana successiva il Bari battè in casa la Salernitana, ma la retrocessione in C a fine stagione arrivò ugualmente.

(Archivio Gianni Antonucci)

Sezione: News / Data: Mar 18 novembre 2014 alle 09:30
Autore: Domenico Brandonisio
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