Dura la vita dell'attaccante. Lo ha scoperto (o forse riscoperto) a Bari, Demiro Pozzebon. L'ariete, in Puglia fin dai primi passi del ritiro estivo in quel di Roma, ha perennemente sgomitato per trovare un posto in campo. Nulla da invidiare, a livello di curriculum, rispetto ai compagni: la verità è che Pozzebon è parso fin da subito il dodicesimo uomo, pronto all'uso. E al lusso. Sì, perché l'ex Catania in D non può rappresentare un calciatore qualunque: forse, le poche chance concesse da Cornacchini, specie nella parte centrale della stagione, lo hanno privato di un reale grip con la porta. Risultato: appena tre gol in una squadra che macina vittorie.

Va così, quest'anno. Tanti calciatori, tanti concorrenti nel ruolo di centravanti. Prima Simeri, poi anche Iadaresta. Tre frecce che devono convivere: Pozzebon, professionista esperto ed esemplare, corre ogni settimana per conquistarsi una maglia. Gli si è rimproverato nelle ultime gare, quando impiegato, lo scarso feeling con le reti: Cornacchini lo ha difeso e persino riconfermato in una stretta cerchia di partite. E' mancato il gol, non l'impegno. Pozzebon è tra i calciatori più incerti a livello di permanenza in vista del prossimo anno, ma continuerà anche più degli altri a mettersi a disposizione, a caccia di nuove gioie personali e di squadra.

Sezione: News / Data: Dom 10 marzo 2019 alle 15:30
Autore: Redazione TuttoBari
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