La novità è che in D si può anche pareggiare. Il Bari l'ha scoperto nel pomeriggio del San Nicola contro un avversario che non ha rubato nulla. Sì perché la Turris è apparsa, specie davanti, squadra peperina e assai poco votata a recitare il ruolo della vittima sacrificale.

Non si può sempre vincere: il Bari però ci ha provato. Forse con meno decisione e intensità rispetto alle precedenti partite (specie nella prima frazione), ma senza lesinare impegno. Schierato con qualche volto a sorpresa (vedi panchina di Brienza e Floriano, e inserimento di Bollino...), l'undici di Cornacchini ha faticato un po' in fase di manovra, uscendo meglio nella ripresa grazie anche ai cambi e l'alzamento netto del baricentro in direzione porta avversaria. Forse un caso, ma proprio Brienza ha sfiorato in due occasioni il gol vittoria nei minuti finali: peccato, sarebbe venuto giù lo stadio di fronte al tap-in dell'uomo più amato, fermato solo sulla linea di porta dall'attenta difesa degli ospiti. Mentre la traversa ancora traballa sul forte tiro da punizione che poteva regalare la gioia in extremis sempre per mano (o per piede) del fantasista: una bomba poderosa, che avrebbe meritato il festeggiamento pieno.

Nessun dramma comunque. Peraltro, né il Locri (ora accompagnato dall'Acireale al secondo posto) né il Gela, prime inseguitrici alla vigilia di queste giornata, ne hanno approfittato. Entrambe hanno perso addirittura punti, sconfitte in trasferta. Nessun contraccolpo quindi in una classifica che sorride sempre al Bari che, magari con qualche riflessione in più del solito, ringrazia e allunga ancora...

Sezione: Copertina / Data: Dom 14 ottobre 2018 alle 17:05
Autore: Davide Giangaspero
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