E' ancora un momento di grande incertezza per l'intero calcio italiano alle prese con l'emergenza coronavirus. Per capirne di più abbiamo sentito Luigi Apolloni. L'ex giocatore e tecnico del Parma, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, si è così soffermato sulle possibilità di ripresa: "Sono un po' scettico perché la situazione non è ancora chiara. Probabilmente c'è più possibilità a livelli maggiori visti i notevoli interessi economici e anche perchè potrebbe essere più facile tutelare le sicurezze di un calciatore e delle persone intorno a loro. La salute è la cosa più importante. In questo momento non abbiamo ancora una conoscenza completa di questo male in modo da poterlo gestire. Poi per il calcio è più difficile perchè è uno sport di contatto. Tuttavia in caso di ripresa non sarà semplice atleticamente. Si è fermi da un po', chi si sta allenando lo sta facendo da solo. Bisogna ritrovare la condizione globale in funzione del gioco di ogni singolo allenatore". 

Apolloni ha poi fatto il punto sul campionato del Bari, evidenziando cosa è mancato per arrivare in testa: "Da una squadra importante come il Bari ci si aspetta tanto ma diventa difficile perché le pressioni intorno alla squadra sono forti e possono aver influito sulle prestazioni. La Reggina ha lavorato sottotraccia ed ha avuto più 'facilità' ma allestimenti e programmi erano ben diversi da quelli dei galletti. E' stata brava e fortunata, tutte le componenti si sono incastrate subito. Hanno fatto benissimo, nessuno se lo aspettava in così breve tempo. Solo un passo falso potrebbe far saltare la promozione ma non credo accada. Vivarini? Il curriculum parla per lui. E' un allenatore importante anche per le categorie più alte".  

Ancora vive, invece, le chance relative al salto di categoria: "Se si dovesse riprendere, c'è ancora possibilità per il primo posto ma mi concentrerei più sui playoff, cercando di dare la giusta proporzione e tensione alle aspettative. Tutti hanno voglia di vincere però bisogna cercare di responsabilizzare senza aumentare le tensioni. Nella post season i biancorossi dovranno stare attenti soprattutto alle squadre del Girone C come Catanzaro, inizialmente partito con ambizioni di primo posto, ma anche Catania e Ternana. L'importante sarà pensare partita in partita, senza mai abbassare l'attenzione o guardare nell'insieme tutte le avversarie. Si arrivi gradualmente e si concentrino le energie verso l'obiettivo nel momento giusto"​​​.

L'ex terzino della nazionale ha concluso l'intervista, soffermandosi sull'importanza della progettualità: "In una società di calcio la continuità è un aspetto fondamentale ma purtroppo spesso si vuole tutto e subito. Il campionato lo vince solo una squadra e puoi arrivarci solo tramite la programmazione, cercando di allestire basi forti, come nel caso del Bari, per poi arrivare ad una promozione dopo l'altra. L'obiettivo che meriterebbero città e società: tornare al più presto a calcare i campi di Serie A. Troppo facile fare una squadra forte, prendere un allenatore bravo e pensare di vincere subito. Magari c'è l'opportunità ma ci sono tante componenti del calcio". 

Sezione: Esclusive / Data: Ven 17 aprile 2020 alle 19:00
Autore: Gianmaria De Candia
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