Nel corso dell'appuntamento di ieri pomeriggio a #CasaTuttoBari è intervenuto Edgar Çani, ex attaccante del Bari, per ricordare il suo passato in biancorosso: “Bari rimarrà per sempre una delle mie migliori esperienze sia a livello professionale che affettivo. Ciò che rimpiango un po’ della mia carriera, nonostante abbia cercato di prendere il meglio da tutte le esperienze, è non aver fatto un’esperienza duratura in una squadra importante. È successo anche nel Bari. Paparesta mi disse che le porte erano aperte per un mio ritorno, ma il Catania non mi volle cedere. Rimpianto di Latina-Bari? Ero molto convinto che saremmo passati, la cosa più difficile fu dover accettare che il sogno fosse finito. Se fossimo rimasti avremmo fatto bene”.

Sul suo legame con Bari, città in cui sbarcò all'età di un anno con la sua famiglia e migliaia di altri albanesi: “Quando sono arrivato in Italia ci siamo stanziati a Bari, e i baresi ci hanno aperto le porte donandoci le cose essenziali per vivere. Essendo stati i primi c’era anche un po’ di stupore. Gli albanesi hanno sempre avuto l’Italia come punto di riferimento del mondo”.

Sul futuro del calcio: “Ho avuto un infortunio e ho deciso di rescindere con la Vibonese e prendermi tempo per recuperare. Quando tornerò in campo sarà strano inizialmente, perché da quando ci sarà il pronti-via per allenarci sarà tutto nuovo. Gli addetti ai lavori dovranno studiare tutto bene e limitare ogni danno. Ci devono essere tutte le cautele necessarie”.

Chiosa finale sui suoi ex compagni: “Secondo me c’erano diversi giocatori pronti per la A. In un mondo del genere devi avere anche l’occasione. Reputo quasi tutti di quella squadra papabili per la massima serie. Un grandissimo valore aggiunto dal punto di vista della prontezza era Ceppitelli, Galano invece era quello più talentuoso, aveva qualcosa in più, e riusciva ad esprimersi sia quando la squadra giocava bene che quando giocava male”.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 07 maggio 2020 alle 23:00
Autore: Gabriele Ragnini
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