Gaetano De Rosa è stato una vera e propria colonna della retroguardia del Bari dal 1997 al 2004, collezionando complessivamente in maglia biancorossa 232 presenze, condite da 12 reti. Il quarantottenne difensore centrale, insomma, rappresenta una parte importante della storia dei galletti, che quest’oggi celebrano i 114 anni dalla fondazione del club, avvenuta il 15 gennaio 1908.

Intervistato in esclusiva dalla nostra redazione, in merito alla ricorrenza ha dichiarato: “L’augurio è quello di rivedere quanto prima il Bari in A, laddove dovrebbe stare. La città e gli appassionati biancorossi così potranno rivivere le emozioni di uno stadio pieno e di una squadra che lotta sul campo contro le big, come abbiamo fatto noi, all’epoca.”

Quanto ai suoi trascorsi in Puglia, il difensore, protagonista in A ed in B con questi colori, ha precisato: “Non bisogna sempre porre l’attenzione sul raggiungimento del risultato sportivo. Io non ho momenti di dispiacere, a Bari, nonostante un paio di stagioni storte. Ho vissuto sette anni intensamente, costruendo il mio percorso. Ci sono state, come nella vita, gioie e dolori. Ho dato sempre il massimo, per questa maglia. Poi, nel nostro mestiere, ci sono tante variabili. Ci siamo tolti molte soddisfazioni, in un calcio decisamente diverso da quello di oggi. Non ho rimpianti, quella barese resta una pagina fondamentale del mio percorso professionale.”

Al suo arrivo a Bari, nel 1997, sulla panchina biancorossa sedeva Eugenio Fascetti, un altro pezzo di storia, a queste latitudini: “Mister Fascetti è sempre stato ritenuto portatore di un modo di giocare antico. Ma non è mai stato vero. Io ero il libero di quel team, per curare la profondità del gioco. Avevo la massima libertà, sul terreno di gioco, in fase di costruzione ed in termini di posizione rispetto alla situazione in campo. Lui aveva dei principi che ancora oggi sono validi, e, per alcuni aspetti, ha anticipato il futuro di questo sport. Ricordo personaggi fondamentali in società  come Regalia, Alberti e Matarrese. Un team di lavoro in grado di compattarsi nelle difficoltà e superarle. Poi, gli errori ci stanno, da parte di calciatori e dirigenti, ma di certo insieme abbiamo costruito un Bari che ha lottato con onore in massima serie. Mi auguro che quelle stesse soddisfazioni siano riservate, nel futuro, al Bari ed ai suoi tifosi.”   

Sezione: Esclusive / Data: Sab 15 gennaio 2022 alle 13:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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