La presentazione delle maglie ufficiali del Bari per la stagione 2022/23 non distrae l'operatività della società sul fronte calciomercato. Stando a quanto rilevato dalla nostra redazione, in mattinata è stata sbloccata definitivamente la cessione di Simeri al Monopoli. Dopo numerosi contatti e discussioni tra le parti, l'attaccante passerà ai biancoverdi nelle prossime ore con la formula del prestito secco, annuncio in arrivo in queste ore. 

Intanto il ds Polito è al lavoro sul grande attaccante da regalare a mister Mignani. Nelle sue intenzioni, in questa fase, non c'è margine per altre trattative in entrata, come ad esempio il terzino che completerà la batteria composta da Dorval, Pucino e Ricci. In avanti il preferito della dirigenza rimane sotto stretta osservazione e si attende il momento giusto per l'affondo decisivo. Difficile comprendere però i tempi (nessuna deadline) poichè la situazione è legata a fattori che vanno oltre la volontà e l'offerta del Bari. 

Piazza e tifosi, ancora per un po', dovranno gestire l'emotività a riguardo ma abbiamo provato a ricostruire cosa è mancato in questo primo mese di negoziazioni per chiudere gli obiettivi prefissati. Tantissimi i nomi circolati, molti dei quali però sono stati semplici sondaggi o idee. Oltre a Moncini, i cui retroscena sono stati raccontati in maniera dettagliata dalla nostra redazione, le trattative concretamente saltate riguardano altri due giocatori: Colombo e La Mantia.

Il primo è un classe 2002 e ormai stabilmente nel giro degli attaccanti della Nazionale Under 21. Ad inizio estate, reduce dai prestiti con Cremonese e Spal in B, il calciatore ha valutato la situazione insieme al Milan, società proprietaria del cartellino, condividendo la decisione di tentare il salto in massima serie. Intanto il Bari si era già mosso in anticipo, ricevendo garanzie sul suo approdo in caso di mancate proposte dalla A. Tuttavia nelle scorse settimane questa opportunità è arrivata, con il Lecce di Corvino che lo ha così strappato alla concorrenza.

L'altra pista riguardava La Mantia. Anche in questo caso la società aveva lavorato con l'Empoli per la definizione dell'accordo ma la differenza l'ha fatta la volontà del classe '91. Due le ragioni principali: la lunga corte della Spal (dove poi è approdato), che lo aveva già provato a prendere a gennaio, e soprattutto il suo passato a Lecce, dove era stato il capocannoniere nella promozione in A del 2019, rendendolo così poco convinto nel trasferirsi nella storica rivale (motivazione accolta con comprensione dal Bari). 

Sezione: Esclusive / Data: Ven 29 luglio 2022 alle 14:30
Autore: Gianmaria De Candia
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