Si avvicina sempre più il debutto stagionale degli uomini di Mignani. I biancorossi saranno impegnati sabato sera al 'San Nicola' contro la Fidelis Andria, in un derby molto speciale tra due tifoserie amiche. Per proiettarci al match è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni il giovane difensore dell'Andria Vito Lacassia, barese tra i più fulgidi talenti del settore giovanile del Bari e andato via col fallimento.

Buongiorno Lacassia. Che cosa sta provando in questi giorni?

"Sicuramente una grande emozione. Passare da fare il raccattapalle e tutta la trafila del settore giovanile fino al giorno del fallimento, a scendere in campo contro il Bari è qualcosa di unico. C'è emozione, ma io e la squadra stiamo cercando di prepararla al meglio per poter fare la nostra partita".

Sarà la sua prima volta al 'San Nicola' da calciatore?

"Sì, e questo è ancora più bello. Bari è la squadra dove sono cresciuto, i ricordi sono forti. Non vedo l'ora".

Oltre al suo personale debutto, sarà anche la prima del nuovo Bari. Che gara si aspetta?

"Loro sono una squadra che lotterà per la promozione. Devono riportare il club dove merita e ci aspettiamo per questo una gara tosta. Il nostro obiettivo è quello di fare il meglio possibile e speriamo di riuscirci".

Come si vive ad Andria questo derby?

"È molto sentito, c'è entusiasmo. Anche se tramite ripescaggio, siamo riusciti a portare l'Andria dove merita di stare. La città merita alti palcoscenici e questa sfida aggiunge entusiasmo, sia da parte nostra che della tifoseria".

Da tifoso biancorosso, che Bari sta nascendo?

"È una squadra forte che sicuramente lotterà nelle zone alte della classifica. Si giocherà tutte le proprie carte per vincere il campionato. Il Bari ha un attacco forte. Sarà una bella sfida affrontare Antenucci, Simeri. Per me è un bel salto, lo riconosco. Non certamente un punto d'arrivo, ma un ulteriore punto di partenza".

L'obiettivo della Fidelis?

"Cercheremo di fare il meglio possibile, provando a far divertire i nostri tifosi. Suderemo la maglia e vogliamo raggiungere una salvezza tranquilla. Poi quel che verrà lo accetteremo".

I suoi amici, la sua famiglia come vivono questi momenti invece?

"Anche loro sono tutti emozionati. È la prima volta per loro che mi vedranno a Bari senza i colori biancorossi e i sentimenti sono forti. Mi hanno visto crescere, da raccattapalle quando ero piccolo a giocarci contro. Andavamo sempre tutti insieme allo stadio e non possono che essere tutti contenti".

Per tanto tempo capitano degli Under biancorossi. Che anni sono stati?

"Under 15, Under 16 da capitano. Campionati nazionali in cui ho difeso la maglia biancorossa. Ero nei 2002, un gruppo fantastico. Siamo arrivati ai playoff nazionali contro il Genoa".

E poi il fallimento...

"Un danno incredibile. Per me Bari era come stare a casa, con tutto il gruppo e le persone che ci lavoravano. Ho provato un'emozione brutta, tristezza. Da lì in poi più di uno ha preso la sua strada, ma l'amicizia con tutti è rimasta nel tempo. Eravamo una famiglia".

Lei si è trasferito in seguito allo Spezia insieme a Plitko, ora in rosa al Bari.

"Denis è un amico, sono molto felice per lui. Così come per ogni compagno che ha successo professionalmente".

Sogna di tornare a Bari un giorno?

"Magari, perché no! (ride, ndr). Mi auguro innanzitutto che il Bari possa avere un'ottima stagione e centrare il suo obiettivo". 

Sezione: Esclusive / Data: Gio 19 agosto 2021 alle 16:00
Autore: Claudio Mele
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