Una partita sofferta, ma portata a casa al 119esimo dal gol di Simeri. Per commentare Bari-Carrarese di ieri sera è intervenuto ai nostri microfoni l'ex biancorosso Massimiliano Tangorra: "Fino all'ultimo la gara ha lasciato tutti col fiato sospeso. Il Bari a mio avviso poteva chiuderla prima, aveva avuto un paio di occasioni. Nel secondo tempo con i cambi, la Carrarese ha acquisito più incisività e qualità, tentando il tutto per tutto e gli è andata bene. Detto questo la gara è stata equilibrata. La condizione fisica non è ottimale, c'è una serie di difficoltà oggettive per tutti e non si può pensare di assistere a partite con un gioco fluido. Son partite combattute, dove il fattore emotivo conta. Da questo punto di vista, come ha detto lo stesso Vivarini, la squadra è stata capace di reagire al pareggio. Prendere gol quando sei già quasi sicuro di essere in finale e rimettere in discussione tutto è una bella botta".

Tangorra, ora allenatore, commenta il secondo tempo dei biancorossi: "Vivarini ha optato per cambiare modulo. E' mancata, oltre la freschezza, il timore che incuteva agli avversari. Mancando le energie si è inevitabilmente abbassato il baricentro. Giocando a tre dietro, gli esterni hanno influito. Berra e Costa non spingevano, e quindi si è trasformata in una difesa a cinque. Davanti i due attaccanti sono rimasti, ma ci si è preoccupati principalmente della fase difensiva, lasciando il campo alla Carrarese".

Un giudizio sul Bari visto nei supplementari, che ha spinto riuscendo a segnare all'ultimo minuto: "Sono segnali positivi. Vivarini continua ad essere imbattuto da quando è alla guida del Bari. Per fare gol all'ultima azione dei tempi supplementari ci vuole anche fortuna, che è una componente che nel calcio conta. Ai rigori sarebbe stata una lotteria, ma la Carrarese ci sarebbe arrivata con più convinzione. Il portiere avversario aveva appena fatto due parate strepitose su Terrani, sarebbe arrivato con fiducia e autostima altissima. Questa vittoria è un segnale positivo per il gruppo, che dà più forza ed entusiasmo".

Mercoledì la finale con la Reggiana. Tangorra, con un passato da calciatore a Reggio Emilia, ha parlato dei prossimi avversari"E' una piazza che apparentemente può sembrare non attaccata alla squadra, ma invece c'è attaccamento. Non ha il seguito che ha il Bari, ma è una piazza importante che è stata tanti anni in Serie A. La ricordo con piacere perché in quella squadra arrivammo dalla Serie B alla Serie A con Ancelotti allenatore, partendo all'ottava giornata ultimo. Per la finale non esiste una favorita, gli equilibri sono sottili. Non conterà tanto l'aspetto ambientale, visto che si gioca senza pubblico, ma più quello emotivo. I giocatori del Bari sono esperti, che hanno vinto tanto e con esperienza di playoff. Questo può essere sicuramente un vantaggio".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 18 luglio 2020 alle 17:00
Autore: Claudio Mele
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