Nel corso dell'appuntamento di ieri pomeriggio a CasaTuttoBari è intervenuto Antonello Valentini. L'ex dirigente della Figc, in carica per 27 anni, ha criticato l'atteggiamento di Francesco Ghirelli in merito alle decisioni dell'Assemblea di Lega C: "Una Lega non stabilisce nulla, al massimo propone. La competenza è del Consiglio Federale ma non so se ne parleranno già mercoledì, perché non c'è urgenza per una questione di calendario. C'è tanta confusione. Capisco le difficoltà di Ghirelli ma non può non conoscere le regole. Nessuna decisione è stata presa. Non è vero che il criterio premi il merito sportivo. Sta assimilando in maniera impropria due fattispecie differenti. Lui fa riferimento ad una regola relativa ai playoff per classificare la quinta classificata tra le teste di serie. Nessun titolo è stato mai assegnato così. Questa è uno dei criteri proposti ma non è da regolamento". 

Sulla soluzione ideale in ottica promozione: "Come il Bari anche altre squadre non sono d'accordo. E' stata una votazione senza dibattito e solo 23 compagini, meno della metà, si sono dette favorevoli al merito sportivo. Non mi sembra ragionevole. Per me bisogna cercare di giocare i playoff e stabilire sul campo la quarta squadra promossa. Solo questo può rendere giustizia. La Serie C non ha fretta e potrebbe anche disputare i playoff a metà luglio. Magari in format ridotta, una final four o eight, ma non lo decide la C". 

Sulle possibili decisioni del Consiglio Federale: "Sono convinto che la Federazione farà ogni sforzo per giocare sul campo ma, se non fosse possibile, il Consiglio Federale avrebbe 3 possibili soluzioni. Il sorteggio, non particolarmente gradito. Poi c'è il merito sportivo, quindi il Carpi, ma mi sembra difficile per la differenza di partite disputate e anche per la posizione contraria della Lega D per il blocco delle retrocessioni. Infine, alla luce dell'ultimo decreto del Governo, che ha concesso poteri straordinari alla FIGC, questa può decidere su calendari, format ed organici e farli entrare in vigore da subito, senza aspettare un anno, come previsto inizialmente. Quindi la FIGC potrebbe applicare altri parametri per la quarta promozione come il bacino d'utenza, storia, audience e numero di tifosi". 

In ottica riforma dei campionati: "Il Consiglio Federale ha un'occasione storica ed irripetibile. Per 27 anni in federazione ho sempre sentito voci a riguardo senza mai concretizzarsi perché tutte le Leghe non si sono mai messe d'accordo. ​​​​​​Serie B a 24 squadre? Soluzione abbastanza acrobatica ma in teoria si può fare. Però penso si vada più verso una riduzione. La Serie C a 60 squadre non può reggere, queste non possono avere gli stessi obblighi di Juventus, Inter e Milan. La C potrebbe tornare al semiprofessionismo e rivitalizzarsi con le facilitazioni fiscali, tagliando il numero delle squadre, arrivando magari a 40". 

Fiducia, infine, sulla ripartenza del campionato di Serie A: "Nelle prossime ore credo avremo uno sblocco positivo, soprattutto nell'incontro tra il presidente Conte e Gravina. Serve rimodulare il protocollo come hanno fatto le altre nazioni europee che stanno per ripartire. Il calcio finanzia l'intero sport italiano con oltre 1,3 miliardi di euro e da lavoro ad oltre 300mila persone. Deve almeno provare a ripartire in sicurezza. Dichiarazioni di Conte in frenata? Penso abbia voluto difendere Spadafora, che ha avuto un atteggiamento ostile e punitivo nei confronti del calcio, ma interverrà in favore della ripartenza, alla pari degli altri settori produttivi".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 18 maggio 2020 alle 17:30
Autore: Gianmaria De Candia
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