Dopo le due pessime prestazioni offerte dal Bari contro Teramo e Cavese, la società biancorossa si trova di fronte ad una scelta, quella relativa all'esonero o meno di Gaetano Auteri. Senza dubbio il tecnico non può essere un parafulmine per colpe che coinvolgono tutti, ma è anche vero che la squadra nelle ultime uscite ha mostrato una fragilità mentale e necessita di una scossa.

Ma esonerare il tecnico porterà bene al Bari? Difficile rispondere, troppe le variabili in gioco al momento, soprattutto senza conoscere il nome dell'eventuale sostituto. Ciò che si può fare, però, è guardare indietro nel tempo per capire quali sono stati gli effetti dei cambi in panchina in tempi recenti. Partendo solo dall'ultimo decennio, si può notare come l'avvicendamento fra Giampiero Ventura Bortolo Mutti non abbia portato di fatto alcun beneficio.

Nella stagione 2014-2015, invece, Davide Nicola subentrò a campionato in corso al posto di David Mangia. L'inizio fu a singhiozzo, ed il tecnico non fu in grado, almeno nell'immediato, di risollevare le sorti della formazione biancorossa: nelle prime dodici partite, infatti, arrivarono solo quattro vittorie, con la squadra che mancò l'approdo ai play-off. 

L'anno dopo, invece, fu Andrea Camplone a prendere il posto dello stesso Nicola: anche qui l'impatto non fu devastante, con due sole vittorie nei primi nove impegni. Dopo aver ingranato la marcia, però, il Bari trovò un pizzico di continuità in più, centrando i play-off. Meno fortunato fu invece l'avvicendamento tra Roberto Stellone Stefano Colantuono.

L'ultimo cambio in panchina risale allo scorso anno, con Vincenzo Vivarini che ha rilevato Giovanni Cornacchini: con risultati positivi, perché il tecnico non è mai stato sconfitto, pur fallendo l'approdo in Serie B dopo la sconfitta nella finale play-off contro la Reggiana.

Sezione: Focus / Data: Ven 05 febbraio 2021 alle 22:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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