Il gong del calciomercato è suonato. Dopo due mesi di rumors, trattative, rifiuti e colpi in incognito, la rosa del Bari è stata finalmente delineata. Sono ben 14 gli acquisti messi a segno dal DS biancorosso Ciro Polito, che nelle ultime settimane ha dovuto giocare su più tavoli per regalare ai galletti i profili necessari al miglioramento del roster. Ognuno di questi porta con sé storie diverse, non solo per via delle difficoltà incontrate, ma soprattutto per i diversi modus operandi con cui ha agito la dirigenza biancorossa.
È il caso dell’acquisto di Andrea D’Errico, primo colpo di mercato dell’estate del Bari. Per portare in riva all’Adriatico un giocatore del suo calibro, Ciro Polito ha dovuto lavorare sottotraccia, senza far trapelare alcuna informazione fino a poche ore prima del comunicato ufficiale. Insomma, un colpo da novanta per inaugurare il mercato biancorosso e dichiarare le ambizioni del club, a cui è stato comunque richiesto uno sforzo economico.
Discorso simile per Ruben Botta. L’ex Inter era un nome circolato nei primissimi giorni di luglio insieme ad altri profili di cui si è persa traccia. A distanza di un mese, quando sembrava essere un elemento ormai fuori dai piani societari, l’entourage dell’argentino ha trovato in poche ore un accordo col Bari, portando subito Botta in Puglia per regalare entusiasmo alla piazza barese.
Nel frattempo, però, nonostante il mercato in entrata fosse rallentato dalle mancate cessioni, la rosa ha continuato ad essere puntellata. Per tamponare il reparto offensivo con un nome di categoria, Polito è entrato in contatto col Parma, prelevando il giovane Walid Cheddira a pochi giorni dalla partenza in ritiro. Nei giorni più caldi di luglio è stato poi sbloccato lo scambio tra Filippo Berra e Francesco Belli, protagonisti di un lungo braccio di ferro tra i due club e i rispettivi entourage. Successivamente è arrivato l’accordo con lo svincolato Antonio Mazzotta, necessario per riempire una fascia mancina momentaneamente scarna a causa delle cessioni. Prima del gran finale c’è stato un dentro-fuori lampo tra i pali: via Davide Marfella per far spazio a Emanuele Polverino.
Fuochi d’artificio negli ultimi giorni. A poche ore dalla gara con il Potenza, il Bari ha voluto mettere in banca il passaggio di Emanuele Terranova per assicurarsi un centrale d’esperienza. Il 31, poi, Polito ha fatto i salti mortali. In una giornata piena di incontri allo Sheraton di Milano, l’ex DS dell’Ascoli ha assicurato al suo club gli acquisti di Alessandro Mallamo, Giacomo Ricci, Matteo Rossetti – girato poi in prestito al Teramo – e Daniele Paponi, subentrato in extremis nello scambio col Padova al posto di Baraye, trattato per settimane.
Non solo: tre diverse ciliegine sono pronte a guarnire la torta biancorossa, mancano solo le ufficialità. Oltre a Davide Di Gennaro - il tanto richiesto regista -, il Bari firmerà Emmanuel Gigliotti e Raffaele Pucino, i due assi nella manica di Polito, trattati per settimane e scoperti solo all’ultimo per completare del tutto la rosa, a dimostrazione della longevità di alcune storie di questo frenetico calciomercato estivo.
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