7 luglio 1990, le notti magiche del mondiale italiano stavano per giungere alla conclusione: gli azzurri sconfitti nella semifinale contro l'Argentina erano in scena al San Nicola per la finalina contro l'Inghilterra, vinta per due reti ad uno. A realizzare il gol del momentaneo pareggio per la formazione d'oltremanica un talentuoso ragazzo che in patria giocava nell'Aston VIlla: si trattava di David Platt, nome che da lì a poco sarebbe stato scandito da tutti gli appassionati del mondo pallonaro pugliese.

Quel 1990 era stato l'anno d'oro di Platt, che durante il mondiale aveva scalato a suon di reti le gerarchie della sua Nazionale e soprattutto era stato nominato miglior giocatore della Premier League. L'estate successiva, quella del 1991, Vincenzo Matarrese, voglioso di rinforzare una squadra che ormai da tre anni militava stabilmente in Serie A, decise di tentare il grande colpo e, per 12 miliardi di lire (secondo Transfermarkt il secondo acquisto più costoso della storia biancorossa dopo Leonardo Bonucci) lo portò sulle rive dell'Adriatico.

Un colpo dallo spessore notevole, perché nelle file del galletto entrò un calciatore di primissimo piano nel panorama europeo. Platt fu subito incisivo, dato che nella sua unica stagione biancorossa riuscì a realizzare undici reti in ventinove partite: numeri che però non servirono a salvare il Bari, che al termine del campionato retrocedette dolorosamente in B. Il ritorno in cadetteria segnò anche la fine della parabola pugliese del giocatore, che nell'estate del 1992 fu ceduto alla Juventus per una cifra di poco superiore a quella spesa da Matarrese un anno prima.

La carriera del calciatore proseguì con diversi successi: il più importante fu quello ottenuto nel 1997-1998, quando con la maglia dell'Arsenal riuscì a centrare lo scudetto in Premier League. Un passato piacevole da ricordare, segno di un Bari che sapeva attrarre campioni ed era in grado di sognare in grande: ecco, quest'ultima capacità, forse, negli ultimi anni è tornata a riempire il cuore dei tifosi. La città ha voglia di bruciare le tappe e, dopo tante sofferenze, tornare di nuovo nel calcio che conta. 

Sezione: Amarcord / Data: Mer 12 febbraio 2020 alle 23:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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