Cheddira mille esultanze. Dagli occhialini al balletto... quando il bomber diventa costume

Bari, la favola e il suo bomber: sarebbe difficile racchiudere in poche parole il complesso di sentimenti vissuti da una tifoseria biancorossa che vede la sua squadra terza in classifica e reduce da una roboante vittoria contro il più quotato Parma, proprio in quella stagione iniziata a fari spenti e con proclami al ribasso. Quella di Mignani è una formazione che continua ad offrire buone prestazioni, trainata dal suo uomo simbolo, quel Walid Cheddira che a suon di gol si è posto in scia di una grande tradizione di bomber che hanno vestito la maglia del galletto. 

I numeri, del resto, sono quasi sbalorditivi: Cheddira è infatti il capocannoniere del campionato di Serie B e della Coppa Italia, ha messo a segno ben diciotto gol stagionali pur avendo saltato un importante numero di partite ed ha riportato il Bari al Mondiale (non accadeva dal 2010), competizione al quale ha preso parte con il suo Marocco. 

Certo, non è un Bari Cheddira-centrico, dal momento che la formazione biancorossa è stata in grado di sfoderare ottime prestazioni e portare a casa vittorie importanti anche nel periodo in cui il suo numero undici è stato assente, ma è indubbio come il marocchino sia l'uomo simbolo in grado di rappresentare l'allegria che spesso traspare dal gruppo di Michele Mignani. 

A dimostrarlo sono anche i modi in cui Cheddira ha festeggiato dopo i gol: spesso questo è avvenuto con esplosioni di gioia incontrollate, ma in diverse occasioni lo stesso Cheddira si è fatto notare per esultanze particolari, mimando balletti del celebre videogioco Fortnite o celebrando portando le dita attorno agli occhi emulando gli occhiali. Un bomber, dunque, fenomeno di costume, in linea con la grande tradizione barese, dal classico trenino in poi: ora l'obiettivo è quello di continuare a segnare, perché la piazza ha voglia di sognare scenari impensabili fino a qualche mese fa.