All’interno di una rosa composta per la maggiore da calciatori con alle spalle anni di esperienza anche in categorie superiori alla C, il Bari conta cinque giocatori Under 22. La maggior parte sono prodotti del settore giovanile del Napoli o son stati già opzionati dai partenopei, tutti stanno compiendo un percorso diverso nel capoluogo pugliese.

Partendo dalla porta, Davide Marfella, dopo l’ottima stagione disputata da titolare l’anno scorso, ha dovuto accettare l’avvicendamento con il più esperto Frattali. Il ragazzo di Pozzuoli è però riuscito a ritagliarsi il suo spazio, sostituendo in 3 partite il compagno acciaccato. Sul suo valore non ci sono dubbi e nonostante la giovanissima età il Bari non ha difficoltà a fare affidamento su di lui. Ciò che sarà interessante scoprire è per quanto tempo lui vorrà accontentarsi del ruolo di secondo.

Il Bari ha sposato la linea verde anche in difesa, dove al fianco dei vari Di Cesare e Sabbione ci sono i giovanissimi Bruno Cascione e Giuseppe Esposito. Quest’ultimo nel comodo match di Rende ha anche fatto il suo esordio stagionale, permettendo ai titolarissimi di rifiatare. La stessa fortuna non è capitata a Cascione, che ricopre lo stesso ruolo dell’insostituibile Filippo Berra e, all’occorrenza, Filippo Costa. Per entrambi sarà complesso trovare continuità in questa stagione (Cascione, in particolare, sembra destinato altrove), ma l’occasione di potersi mettere in mostra, anche solo in allenamento, in una piazza come Bari e con giocatori come Di Cesare, Bianco e Antenucci è risultata sicuramente formativa fin qui.

Il capitolo finale riguarda il centrocampo, dove ci sono gli Under 22 fino ad ora utilizzati con maggiore continuità. Il primo è Theophilus Awua, che nonostante la grande concorrenza ha messo insieme 613 minuti e realizzato un gol nel match vinto contro il Catanzaro. Il nigeriano, sbocciato l’anno scorso tra le file del Rende, è una risorsa alla quale Vivarini fa spesso affidamento, soprattutto a causa del grande impatto fisico che è capace di mettere da subentrato. Discorso diverso, quasi opposto, per Michael Folorunsho. Il centrocampista svezzato nelle giovanili della Lazio ed esploso a Francavilla ha dovuto combattere a lungo con un problema fisico, non potendo dire la sua nella prima parte di stagione. Da quando è rientrato non ha però saputo scalare le gerarchie: in diverse occasioni Vivarini gli ha dato fiducia, ma sia da subentrato che da titolare non ha mai offerto garanzie. Con il pallone tra i piedi è spesso impacciato e la condizione fisica non è delle migliori. Nelle ultime 3 partite ha racimolato 18 minuti, un dato che potrebbe anche portare lui e il Bari a sondare l’ipotesi di un precoce divorzio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 26 dicembre 2019 alle 13:00
Autore: Giovanni Fasano
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