La multiproprietà. Tema ricorrente nel dibattito barese, tra tifosi e addetti ai lavori, essa è ormai per tutti diventata insostenibile. Oltre ai tanti pareri sui forum virtuali, abbiamo raccolto in qualità di redazione alcune opinioni da parte di ex facenti parte della storia del Bari, tra campo e panchina. Di seguito, alcune dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni sullo spinoso argomento. 

Leonardo Bitetto: "L'idea che abbiamo un po' tutti è che bisognerebbe davvero voltare pagina perché tutti ci sentiamo prigionieri di questa vicenda legata alla multiproprietà. Con questa situazione è difficile avere progetti ambiziosi".

Salvatore Guastella: "È evidente che ormai si è rotto definitivamente il rapporto tra loro e la piazza barese. Anche quel minimo di credito che c'era adesso non c'è più. È difficilissimo fare previsioni, salvo che non ci siano novità per quanto riguarda il futuro societario".

Gian Piero Ventura: "Se ci fosse qualcuno interessato, io credo che un minimo di attenzione ci sarà. È chiaro che se arriva uno e offre cinque milioni per il Bari, non c'è nessun interesse. Nel momento in cui hai l'obbligo di vendere, o prendi quello che ti offrono o devi lasciare comunque". 

Lorenzo Amoruso: "La proprietà non vuole salire. Quando il presidente definisce il Bari "succursale del Napoli", di cosa stiamo parlando? De Laurentiis ha chiesto cifre molto alte per cedere il club, probabilmente per scoraggiare chiunque".

Totò Lopez: "La prima responsabilità di tutto è la società. Questa gente non ha capito che a Bari non sono più graditi. La famiglia De Laurentiis deve cedere la società. Non ci sono altre soluzioni". 

Sezione: News / Data: Lun 02 giugno 2025 alle 17:30
Autore: Piervito Perta
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