Il Bari del Magalini-Di Cesare bis è in azione e il primo grande interrogativo è stabilire se davvero separarsi da Longo o meno. Le indiscrezioni vanno nella direzione della separazione con il tecnico torinese nonostante il contratto dica altro. Di sicuro una soluzione definitiva andrà trovata in tempi brevissimi per avere subito una certezza sul piano tecnico per la prossima stagione. Ad oggi la situazione è piuttosto intricata ma si spera di arrivare ad una soluzione condivisa. Di certo la partenza di Longo avrebbe tante motivazioni in un campionato costellato da tante questioni, contraddizioni e promesse, probabilmente, non mantenute.

La storia di Longo con il Bari di quest'anno è costellato da tanti momenti, tutti diversi l'uno dall'altro e che hanno causato, probabilmente, una distanza incolmabile. L'allenatore ex Como e Frosinone è arrivato a Bari con tutti i favori dell'ambiente biancorosso. La stima verso l'uomo e l'allenatore, da subito, si cristallizza in particolar modo per i modi con cui si presenta alla piazza e per la sincerità dimostrata con le sue parole fatte di realismo e di umiltà. L'estate scorsa, tra l'altro, non inizia nel migliore dei modi con una campagna acquisti che latita e con giocatori che arrivano in ritardo. Longo, nonostante tutto, lavora con il gruppo che ha, cercando di portare entusiasmo in un ambiente piuttosto arrabbiato con la proprietà.  L'avvio non è dei migliori con le sconfitte con Juve Stabia e Modena e i pareggi contro Sassuolo e Sampdoria. Eppure, la sua calma colpisce tutti nell'onestà dei suoi interventi sul piano mediatico. 

Con il passare del tempo, i risultati diventano sempre più balbettanti e la proverbiale calma di Longo incomincia a vacillare considerando le tante richieste sul mercato di gennaio che non vengono chiaramente esaudite. Il nervosismo sale e lo stesso Longo si lascia andare improvvisamente a dichiarazioni piuttosto discutibili su alcune prestazioni della squadra che, agli occhi dei tifosi del Bari, suonano come una sorta di tradimento. Tante contraddizioni comunicative diventano quasi la regola in un crescendo rossiniano piuttosto evidente e che portano Longo quasi ad uniformarsi ad una mediocrità generale che colpisce tutto il contesto biancorosso. In più alcune scelte tecniche non sembrano andare giù nemmeno ad alcuni componenti della società ma dall'altra parte dimostrano come lo stesso Longo quasi voglia certificare le difficoltà incontrate nell'allestire una vera squadra competitiva per il raggiungimento dei play off. Da qui l'idea nella testa di Longo che, forse, il progetto non era proprio quello di arrivare agli spareggi promozione e, dunque, le motivazioni, ad un certo punto, potrebbero davvero aver fatto la differenza.

Insomma, una storia di promesse non mantenute e probabili problemi di rapporti interni. Un romanzo che già, probabilmente, è finito. Un progetto mai nato e un addio che sa di tanti rimpianti e, forse, di qualche rancore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 05 giugno 2025 alle 07:00
Autore: Maurizio Calò
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