Questa sera andrà definendosi il quadro generale della Serie A 25/26: Spezia e Cremonese, nella cornice del Picco, si daranno battaglia. Una vedrà il paradiso, l'altra ancora per una stagione il Purgatorio. E il Bari? Sul cornicione, più o meno come fa un piccione (cit.), a guardare, come ormai accade con spaventosa continuità, in attesa anche del proprio destino, ma su un altro campo: quello tecnico-dirigenziale, laddove si cerca un nuovo allenatore (molto probabilmente) e nuovi giocatori a cui far indossare questa casacca. 

Sul cornicione, dicevano, con certo rammarico, al solo pensiero che contro le due squadre prossime alla finalissima playoff il Galletto non ha perso né all'andata né al ritorno (0-0, vittoria per 2-0 contro i liguri; doppio 1-1 con i lombardi). Poi, come ribadito più volte, il problema è stato in alcune delle altre 36 partite, con prestazioni scellerate ormai da coniugare al passato. A tal proposito, incredibile pensare che solo due anni fa eravamo nella situazione delle due compagini prossime allo scontro: ansie, speranze, timori. Tutto concentrato in un'attesa spasmodica, che si è poi riflettuta in una delusione cocente. Abbiamo toccato il cielo con un dito, creduto che dal fondo saremmo tornati a vedere la luce, e invece le tenebre si son fatte ancora più scure, con il rischio Serie C e un'annata anonima a seguire quella notte piovosa, in cui ambizioni naufragavano dolcemente nell'erba del San Nicola. 

E quindi stasera, ancora una volta, staremo a mirare gli altri, fantasticando sul ritornare a vivere quelle emozioni, distraendoci da un oggi (e un immediato domani) a tinte fosche. Per quanto ancora durerà lo strazio?

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 giugno 2025 alle 16:00
Autore: Piervito Perta
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