L'identikit del primo colpo della sessione invernale è quello di un centrocampista polivalente, abile a giostrare dietro le punte nella trequarti di campo, ma all'occorrenza dirottabile nella linea di centrocampo per mansioni meno offensive. Un calciatore giovane, ma allo stesso esperto, abituato a vincere e alle grandi piazze che lottano per il massimo successo. Caratteristiche che rispecchiano in pieno il profilo di Mattia Valoti, centrocampista vicentino in forza al Monza ma in uscita dal suo club. 

Come raccontato in queste ore, Valoti è nella lista ristretta di Polito per rinforzare il suo Bari. Una chiamata con l'entourage del ragazzo è stata già fatta mesi fa, per un primo approccio che ha avvicinato le parti in causa. L'operazione, a scanso di equivoci, deve ancora partorire, ma il direttore biancorosso segue con grande attenzione le mosse del club di Galliani. Il trasferimento prevederebbe un copioso esborso, tra il costo del cartellino (almeno un milione di euro) e il lauto stipendio che Valoti percepisce. Le condizioni sono quelle che il giocatore abbassi le pretese personali, e non si scatenino aste. Nel frattempo, conosciamo meglio il classe 1993 che l'anno scorso fece le fortune della squadra di Stroppa.

Valoti è un figlio d'arte, in quanto suo padre Aladino è stato prima calciatore e poi dirigente (oggi è il ds dell'Albinoleffe). È per questo che Mattia fin da piccolo è cresciuto a pane e pallone, con il padre a consigliarlo e spronarlo per non smettere di sognare. Il debutto tra i pro nel 2010, a soli 17 anni, proprio con l'Albinoleffe, prima di finire nella Primavera del Milan. Un sogno che diventava realtà, con Valoti in campo insieme a Cristante, El Shaarawy, Petagna e De Sciglio. 

Dopo un fugace prestito all'Albinoleffe in Lega Pro, Valoti si è trasferito al Verona. Con Mandorlini ha esordito in Serie A all’Olimpico contro la Roma, mentre 3 mesi più tardi la gioia del primo gol in A al Bentegodi, lo stadio che per due anni, dal 1994 al 1996, fu la casa anche di suo padre. Mandato a farsi le ossa tra Pescara e Livorno, si è ritagliato un ruolo importante nella promozione del Verona nel 2016, con un bottino di 3 gol e 8 assist in 22 apparizioni. L'anno seguente finalmente la A da protagonista, con 3 gol in 26 presenze che però non sono bastati a salvare l'Hellas.

Valoti è così venduto alla Spal di Antenucci e Vicari, con cui si è salvato immediatamente. L'anno dopo si è materializzata la retrocessione del club estense, con il centrocampista che poi ha deciso di rimanere anche in B, dimostrandosi fuori categoria con i suoi 11 centri. Prestazioni che non sono passate inosservate al Monza di Berlusconi, reduce dal clamoroso ko ai playoff col Cittadella. I brianzoli se lo sono presi dalla Spal, consacrandolo a pilastro e genio della squadra. Dieci i gol a fine anno, importanti ai fini della promozione del team di Stroppa, oltre che innumerevoli colpi di classe spesso decisivi. Quest'anno è stato subito relegato ai margini della squadra, con soli 220 minuti in stagione, seppur questa sera sia sceso in campo contro la Juve in Coppa Italia (con anche una rete). Il futuro potrebbe essere ancora a tinte biancorosse.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 23:00
Autore: Claudio Mele
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