Il sogno non è mai cambiato: rivedere il San Nicola pieno, pronto a trascinare una squadra che sappia riaccendere l’orgoglio di un’intera città. Quelle curve che ribollono, quel boato fantastico che accompagna ogni gol, quella sensazione che Bari possa tornare grande. Oggi quello stadio aspetta in silenzio, non è più il teatro della Serie A, ma resta uno dei luoghi più iconici del calcio italiano: imponente, carico di storie. Bisogna ripartire da lì, perché per capire cosa significhi questo stadio per il popolo biancorosso bisogna andare indietro nel tempo: rivivere le emozioni delle notti magiche vissute e delle grandi partite giocate su quel campo.

È stato teatro di grandi sfide negli anni ‘90, con un Bari spesso capace di sorprendere: i gol di Protti, gli spunti di Zambrotta, l’esplosione improvvisa di un ragazzino chiamato Antonio Cassano che, proprio sul quel campo,  contro l’Inter incantò tutta l’Italia. Luogo di grandi gioie, come la promozione del 2009 con Antonio Conte in panchina, ma anche di dolori, come quella maledetta notte contro il Cagliari nel 2023 con la Serie A ad un passo e poi svanita.

Ma anche nei momenti difficili, il San Nicola non ha mai perso il suo valore emotivo. Perché quando si riempie, diventa un’enorme marea biancorossa, capace di far tremare chiunque. Adesso l’obiettivo è quello di riempirlo e farlo ribollire nuovamente, ma per farlo serve una squadra che trascini, che trasformi quella nostalgia in energia. Solo così potrà tornare ad essere quello che è sempre stato: la casa di una passione immensa.

Sezione: News / Data: Sab 28 giugno 2025 alle 22:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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