Il primo indizio è arrivato nella conferenza stampa di presentazione: Fabio Caserta, parlando della rosa su cui inizierà a lavorare, ha citato Giuseppe Sibilli tra i giocatori che apprezza. Non è un dettaglio. Perché Sibilli è reduce da un finale di stagione esaltante, con la maglia della Sampdoria, dove è stato decisivo per la salvezza ai playout con un gol pesante e diverse prestazioni da protagonista. E adesso è pronto a tornare a Bari, con una prospettiva nuova.

Caserta lo conosce bene, e lo vede come un giocatore duttile, uno capace di muoversi in più ruoli nel reparto offensivo. Sibilli nasce come esterno offensivo di piede destro, spesso impiegato a sinistra per rientrare e calciare. Ma nel corso della carriera ha giocato anche da seconda punta, da trequartista e da falso nueve. È un attaccante associativo, non statico, che ama partire largo per poi accentrarsi e dialogare con i compagni.

Nel 4-3-3 che Caserta ha annunciato come base, Sibilli può ritagliarsi un ruolo da esterno sinistro d’attacco, alternandosi tra fascia e zona centrale del campo. È un profilo simile, per interpretazione, a quelli che l’allenatore ha già valorizzato nelle sue precedenti esperienze (come Insigne a Benevento o Elia al Perugia): giocatori tecnici, rapidi, capaci di saltare l’uomo ma anche di portare intelligenza nella rifinitura.

Se invece Caserta dovesse puntare sul 4-2-3-1, altro modulo citato in conferenza, Sibilli potrebbe agire, oltre che da esterno a sinistra, anche da trequartista centrale, magari alternandosi a Pereiro. Una posizione in cui ha già giocato a Bari sotto Mignani e in alcune occasioni anche alla Sampdoria. In quel ruolo avrebbe libertà di muoversi tra le linee, dettare l’ultimo passaggio e inserirsi in area, sfruttando la sua buona capacità di attacco della profondità.

La stagione 2024-25, insomma, può rappresentare per Sibilli una seconda occasione a Bari. Dopo una prima parte di annata complicata, la parentesi alla Samp l’ha rilanciato non solo a livello tecnico, ma anche mentale. È tornato decisivo, più maturo, più convinto. Ora ritrova una piazza esigente e affamata, ma anche un allenatore che ha già espresso stima nei suoi confronti.

Nel Bari che verrà, Giuseppe Sibilli rischia di non essere solo un nome in più. Ma una pedina chiave. Il jolly offensivo che Caserta potrebbe usare per cucire gioco e imprevedibilità, senza dover inventare ruoli. Perché i profili intelligenti, duttili e motivati non servono solo alla tattica: servono alla squadra.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 26 giugno 2025 alle 21:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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