In una stagione in cui il Bari ha cercato stabilità e continuità nelle proprie scelte, Matthias Verreth si è imposto con il tempo come uno dei punti fermi del centrocampo biancorosso. Quasi sempre titolare, spesso presente nei momenti chiave delle gare, il belga ha costruito il proprio ruolo partendo da caratteristiche chiare: ordine, pulizia tecnica e capacità di dare ritmo alla manovra senza forzature.

Il suo modo di stare in campo è discreto ma riconoscibile. Verreth non cerca la giocata a effetto, non vive di accelerazioni improvvise o strappi: preferisce la misura, il passaggio semplice fatto al tempo giusto, le letture che permettono alla squadra di mantenere il controllo del pallone e dell’inerzia tattica della partita. È un giocatore che tende a fare funzionare il contesto, più che a emergere individualmente.

Nel corso delle gare si è visto un inserimento progressivo nelle dinamiche di reparto: maggiore sintonia con i compagni, migliore gestione delle distanze, una partecipazione più convinta anche nelle fasi di non possesso e nelle transizioni. Il suo apporto, pur non rumoroso, ha dato continuità e riferimenti a una squadra che sta ancora cercando la propria identità definitiva.

Ed è proprio questa stabilità, fatta di minuti, responsabilità e fiducia, a rendere naturale l’idea di un possibile step ulteriore. Non un salto richiesto o imposto, ma una crescita tecnica che il suo bagaglio sembra poter permettere: qualche verticalizzazione in più, qualche ingresso più convinto in zona rifinitura, un pizzico di personalità nei momenti in cui la partita richiede peso specifico.

Il percorso di Verreth fin qui racconta un giocatore affidabile e presente, già parte della struttura portante della squadra. Ora l’attesa, più razionale che emotiva, riguarda l’evoluzione: quel contributo aggiuntivo che potrebbe ampliare il suo impatto sulla gara e, di riflesso, sugli equilibri del Bari.

La stagione è ancora lunga, e il contesto sembra ideale per permettere al belga di completare questa crescita. Senza fretta, senza pressioni: semplicemente seguendo la traiettoria già tracciata.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 06 dicembre 2025 alle 07:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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