Una "joint venture", questo è quanto ha proposto nelle scorse ore il sindaco di Bari Michele Emiliano per scongiurare definitivamente la crisi del Bari calcio. Una sorta di sinergia tra istituzioni, imprenditori e tifoseria che permetterebbe di stilare un programma atto a consetire al club biancorosso di tornare a splendere di luce propria. Soluzione affascinante su cui lavorarci, come ha confermato l'assessore allo sport del comune Elio Sannicandro nell'intervista pubblicata oggi dal Corriere del Mezzogiorno.

Assessore, la famiglia Matarrese ha risposto all’appello lanciato dal sindaco rispettando la scadenza sugli stipendi. Ora la questione Bari passa all’amministrazione comunale? "Senza dubbio è nostro compito occuparci del problema. Malgrado la complessa congiuntura economica, sensibilizzeremo l’imprenditoria locale per sostenere il Bari. Il calcio è un mondo rischioso, ma città come Udine, Bergamo e Verona dimostrano che si possono raggiungere risultati mantenendo i bilanci in ordine".

Che tipo di progetto si potrebbe pensare per salvare il club? "Occorre coinvolgere più forze imprenditoriali perché oggi è difficile pensare ad un singolo soggetto in grado di sobbarcarsi un simile onere. Né bisogna trascurare l’eventuale apporto che potrebbe derivare da un azionariato popolare. In tal modo, si potrebbe costituire una società slegata da un singolo soggetto e composta da professionalità del settore. Una struttura moderna, con un consiglio d’amministrazione autonomo, in grado di rispondere alle ambizioni della città".

In un’ipotesi del genere, quale ruolo potrebbe giocare il San Nicola? "Sarebbe auspicabile una proprietà interessata anche all’acquisto dello stadio. La polifunzionalizzazione e lo sfruttamento dell’impianto è il modo più efficace per autofinanziarsi.
Il Comune, peraltro, non potrà garantire per sempre la gestione del San Nicola. Pertanto, è indispensabile evitare il fallimento
del Bari. Senza la società biancorossa, le spese sullo stadio ricadrebbero esclusivamente sul Comune generando un
peso insostenibile
".

 C’è una trattativa aperta per cedere il Bari al Gruppo Meleam. Che ne pensa? "Se si tratta di un’opportunità concreta, ritengo che andrebbe colta. Non è un percorso alternativo a quello proposto dal sindaco. Anzi: potrebbe costituire la base per coinvolgere altri soggetti".

L’amministratore Garzelli afferma che il passaggio di proprietà debba essere completato entro gennaio. Lo ritiene
possibile?
"I tempi sono stretti, ma ci sono i presupposti per condurlo in porto».

Sezione: News / Data: Gio 17 novembre 2011 alle 18:00
Autore: Renato Chieppa
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