Il copione si ripete, identico a se stesso. Per la nona volta da quando Bari e Südtirol condividono la stessa categoria, Andrea Masiello non sarà della partita contro i biancorossi. L’uscita dei convocati conferma ciò che ormai in molti sospettavano: anche questa sfida non vedrà in campo l’ex difensore, che prosegue così una lunga scia di incroci evitati. Una scelta che non sorprende più nessuno e che, nel tempo, ha assunto quasi i contorni di un rituale: quando il calendario propone Bari-Südtirol, l’ex biancorosso resta puntualmente ai margini.

La storia, d’altronde, è nota a tutto il Paese. Masiello è stato una figura centrale del Bari tra il 2008 e il 2011, totalizzando 139 presenze e diventando uno dei simboli della squadra capace di risalire in Serie A e stupire nella massima categoria. Poi, il crollo: l’inchiesta sul calcioscommesse, la confessione ai pm, la squalifica e - soprattutto - il derby del 15 maggio 2011, una ferita ancora aperta nella memoria della tifoseria biancorossa.

Quel giorno, all’80’, Masiello deviò volontariamente nella propria porta un tiro destinato sul fondo, consegnando al Lecce la vittoria e la salvezza. Lo ammise lui stesso durante gli interrogatori dell’inchiesta, spiegando di averlo fatto per denaro. Un gesto che spezzò definitivamente il legame con la piazza: “La nostra passione, la sua dignità”, sintetizzò qualcuno, racchiudendo in una frase la frattura tra una città e uno dei suoi giocatori più rappresentativi del decennio.

Da allora Bari è diventata per lui un tabù. Troppo teso l’ambiente, troppo pesante il ricordo, troppo ostile la percezione della città nei suoi confronti. Un ritorno, anche solo in campo avverso, è sempre apparso complicato non solo sul piano emotivo ma anche su quello personale: dopo la confessione, Masiello divenne infatti oggetto di minacce da parte di individui legati agli ambienti del calcioscommesse, un retroscena che contribuì ulteriormente al suo allontanamento.

Negli anni, le opportunità per incrociare nuovamente il Bari non sono mancate. Eppure il finale è sempre stato lo stesso: una non convocazione, una scelta prudente, una rinuncia che ormai ha assunto i tratti di una costante. Emblematica la semifinale playoff del 2023, quando neppure il peso della posta in palio portò al suo rientro: anche allora, come oggi, il suo nome non comparve nella lista dei disponibili.

E così anche questa volta, la nona, il copione resta immutato. La gara si giocherà a Bolzano, lontano dal calore - e dal fervore - del San Nicola, ma questo non cambia la sostanza: Südtirol-Bari torna, Masiello no. Per molti tifosi biancorossi non è una sorpresa, ma l’ennesima conferma di una distanza mai colmata, di un rapporto rotto e irrimediabilmente segnato.

Il capitolo nove del suo rapporto con il Bari si chiude dunque senza sussulti: un’altra pagina vuota, un altro confronto mancato, un’altra occasione sfuggita per guardarsi negli occhi. Una storia che continua a ripetersi, identica, anno dopo anno. E che, almeno per ora, non sembra destinata a cambiare.

Sezione: News / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Martina Michea
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