Domani al San Nicola il Bari torna in campo per una gara che pesa come un macigno. Contro il Pescara è una vera sfida salvezza, una di quelle partite che possono indirizzare un’intera stagione. La squadra di Vivarini non può più permettersi passi falsi: servono punti, ma soprattutto serve una reazione forte, convincente, capace di restituire fiducia a un ambiente che da settimane vive tra ansie e delusione.

Il Pescara arriva a Bari con qualche certezza in più, e una di queste porta il nome di Antonio Di Nardo. L’attaccante napoletano classe 1998 è diventato il principale riferimento offensivo dei biancocelesti: 4 gol e 2 assist in questa prima parte di campionato raccontano solo in parte il suo impatto. Di Nardo è mobile, rapido, intelligente nel leggere le situazioni e bravo a colpire sia attaccando la profondità che venendo incontro. Un avversario completo, difficile da arginare soprattutto per una difesa biancorossa che troppo spesso ha mostrato fragilità.

Il Bari dovrà prestare estrema attenzione ai suoi movimenti tra le linee e alla capacità di accendersi all’improvviso. Vivarini chiede compattezza, ordine e sacrificio: fermare Di Nardo sarà il primo passo per provare a controllare una gara determinante.

Inoltre, il Pescara è una squadra che vive molto delle giocate dei suoi uomini offensivi: quando Di Nardo trova spazio, l’intero sistema biancoceleste si accende e diventa pericoloso. Limitare il suo raggio d’azione significherebbe togliere ai pescaresi la loro fonte principale di imprevedibilità e costringere gli ospiti a una partita più prevedibile e meno fluida.

Il San Nicola attende una scossa. E per ottenerla, il Bari dovrà iniziare proprio da lui, dall’uomo più pericoloso del Pescara.

Sezione: Prossimo Avversario / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Antonio Testini
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