Il 9 maggio del 1999, esattamente 21 anni fa, il Bari di Fascetti affrontava in una delicata trasferta in terra umbra il Perugia di Gaucci, guidato in panchina da Vujadin Boskov. I pugliesi, a tre giornate dalla fine della stagione, erano alla ricerca della matematica salvezza, e affrontarono i grifoni, pienamente invischiati nella lotta per non retrocedere.

I galletti, reduci da due vittorie consecutive, si resero protagonisti di un buon primo tempo, sprecando un paio di buone chance, con una punizione dalla lunga distanza bloccata a terra da Mazzantini ed un colpo di testa di Osmanovski, terminato alto. Nella ripresa, dopo due conclusioni pericolose del giapponese Nakata, neutralizzate da Mancini, ed un’occasione capitata sui piedi del barese Bressan, furono proprio gli uomini di Fascetti a trovare il gol che decise la sfida.

Ad un quarto d’ora dal termine della contesa, infatti, su un lungo rinvio dell’estremo difensore pugliese, un pasticcio tra due difensori perugini, l’ex Ripa ed il portoghese Hilario, consentì ad Osmanovski di involarsi verso la porta e battere imparabilmente il portiere avversario, con un violento destro che andò ad insaccarsi sotto la traversa.

Fu la rete che sancì la permanenza in A, e permise alla squadra di cullare velleità europee. Quella compagine terminò il campionato in decima posizione in classifica, a pari punti con il Venezia. Avrebbe avuto il diritto di partecipare alla Coppa Intertoto, ma la società scelse di non prendere parte alla competizione europea. Per ironia della sorte, a giocare quel trofeo, grazie alla rinuncia del club dei Matarrese e di altri team italiani, fu proprio il Perugia.

Sezione: Amarcord / Data: Sab 09 maggio 2020 alle 15:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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