8 giugno 2000. Una data storica per il Bari. Si gioca Bari-Milan, finale scudetto del Campionato Primavera 1999/2000. Dopo Viareggio e coppa Italia, i giovanotti terribili di Lello Sciannimanico, che in tanti vorrebbero un giorno non troppo lontano al posto di Fascetti in sella alla panchina della prima squadra, sono pronti per conquistare il trofeo più prestigioso. 

Resta un ultimo gradino, un ultimo ostacolo, un esorcismo. Sì, perché il Diavolo parte favorito, e Mauro Tassotti, l’allenatore dal glorioso passato da calciatore, davanti può schierare un tridente niente male composto da Lauro Florean, Mohammed Aliyu e Andrea Rabito, pronti a rimpiazzare il goleador Catilina Aubameyang, infortunato. Nel Bari c’è Enyinnaya, ma non Antonio Cassano, ormai punto fermo della prima squadra. 

Sciannimanico può contare su Moris Carrozzieri, giunto non più tardi di quattro giorni prima dal Castel di Sangro. Sciannimanico lo schiera da libero, a supporto dei tre marcatori Ingrosso, Abbrescia ed Antonelli

La partita la fa il Bari, anche in virtù dell’effetto sorpresa, e del modulo adattato alle caratteristiche del Milan. Musella, numero uno dei rossoneri, viene impegnato molto più del suo dirimpettaio Narciso. La gara scorre via tra molti sussulti baresi, e qualche fuoco di paglia rossonero. Si arriva così ai supplementari, precisamente al settimo minuto del secondo tempo. 

I rigori cominciano ad aleggiare come spettri sul campo di Misano, ma vengono spazzati via dal corazziere giunto dall’Abruzzo. L’arbitro Zambon di Padova fischia un calcio di punizione in favore del Bari. A calciarlo è Antonio La Fortezza, centrocampista dalla grandi doti tecniche. La traiettoria è forte e tesa, perfetta per l’incornata vincente di Carrozzieri. È l’1-0, il gol partita. 

Il difensore biancorosso vola più in alto di tutti, verso la gloria, puntuale all’appuntamento con la storia biancorossa. È l'apoteosi, l'inizio festa, il tricolore è realtà. Una squadra straordinaria, un gruppo di giovani calciatori che avrebbe meritato maggior fortuna, ma che ha fatto in tempo a regalare a Bari uno scudetto in una superba notte di un giugno mai troppo lontano.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 11 giugno 2020 alle 07:30
Autore: Raffaele Garinella
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