Fu la prima sconfitta stagionale di un’annata che rimane scolpita nei cuori dei tifosi biancorossi. Quella con l’Aris Salonicco, coriacea formazione greca chiamata ad affrontare gli uomini di mister Ventura il 22 luglio 2009, fu una gara combattuta. Il primo vero banco di prova, nel ritiro di Ridanna, per una squadra che, da neopromossa, avrebbe fatto sognare i tifosi, terminando la stagione al decimo posto in classifica in serie A.

Gli ellenici, allenati da una vecchia conoscenza del calcio italiano come Mazinho, ex centrocampista di Lecce e Fiorentina negli anni ’90, quell’anno avrebbero terminato la loro stagione quarti, centrando la qualificazione in Europa League. Si trattò, dunque, di un avversario di tutto rispetto, da prendere con le pinze. Il tecnico biancorosso si schierò con Gillet tra i pali, il quartetto difensivo formato da Parisi, Bonucci, Ranocchia e Andrea Masiello, Gazzi e Paro mediani, con Alvarez e Koman esterni e la coppia d’attacco Kutuzov-Barreto.

Dopo un quarto d’ora, proprio il bomber brasiliano finalizzò alla sua maniera, al volo, in area di rigore, un invitante assist dalla destra di Alvarez, portando in vantaggio i galletti sotto gli occhi di Giorgio Perinetti e di qualche decina di supporters pugliesi. Proprio il centrocampista honduregno sfiorò il raddoppio, depositando fuori la sfera a pochi metri dalla porta avversa. A lasciare inalterato il punteggio fino all’intervallo provvide, poi, l’estremo difensore barese, con un’uscita provvidenziale sui piedi di Javier Campora.

La consueta girandola di cambi, nella seconda parte del match, non abbassò i ritmi della contesa. Al decimo minuto della ripresa, una punizione dal limite magistralmente battuta dal centrocampista argentino Leandro trafisse Padelli, ristabilendo la parità. La reazione dei pugliesi si concretizzò in una punizione insidiosa di Allegretti, di poco alta sulla traversa, ed in una botta da fuori di Meggiorini, bloccata in due tempi dal portiere rivale.

A pochi minuti dal termine della sfida, fu una gran conclusione dalla distanza di Valentin Roberge a fissare il risultato sul definitivo 2-1 per i ragazzi di Mazinho. Una battuta d’arresto indolore, per il processo di crescita degli italiani, destinati a stupire nel massimo campionato, con una salvezza fantastica, che permise alla piazza, per qualche tempo, di cullare ambizioni europee.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 01 luglio 2020 alle 13:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
vedi letture
Print