Stavolta ci è mancato poco che il Bari perdesse l'imbattibilità casalinga in campionato. Il coriaceo e combattivo Acireale ha dimostrato di essere la squadra più in forma del torneo anche su un campo difficile come quello del San Nicola. Contro un avversario abile a chiudersi e ripartire il Bari ha faticato molto, soprattutto nella prima frazione di gioco, nel trovare il bandolo della matassa. I padroni di casa sono riusciti a rimettere le cose a posto solo a metà ripresa, grazie agli innesti dalla panchina. L'ingresso di Simeri e Iadaresta ha permesso alla squadra di acquisire maggiore incisività e concretezza, e di finalizzare i traversoni provenienti dalle fasce e dal piedino fatato di capitan Brienza, espulso nel finale per somma di ammonizioni. Ineccepibile il secondo giallo, praticamente inventato il primo con il direttore di gara che ha ravvisato una simulazione che non c'era in area di rigore. Brienza era sì caduto senza intervento falloso da parte del difensore ma non per cercare d'ingannare l'arbitro. Una direzione di gara che ha lasciato a desiderare in più d'una occasione anche se non è certo da ascrivere all'arbitro una mancata vittoria che i pugliesi hanno provato ad ottenere fino all'ultimo e che, vedendo le tante azioni create (clamorosa quella capitata sui piedi di Simeri, ndr), avrebbero sicuramente meritato. 

Il pareggio non rallenta più di tanto la marcia del Bari verso la promozione. La Turris, vincendo di misura a Cittanova, ha recuperato i due punti persi domenica scorsa riportando il distacco a nove lunghezze. Un margine rassicurante a nove giornate dal termine. Restano da giocare quattro gare in casa e cinque in trasferta. Su ventisette punti a disposizione ne servono diciannove per raggiungere la serie C. Non certo un'impresa proibitiva per questa squadra.

Sezione: Copertina / Data: Dom 24 febbraio 2019 alle 16:51
Autore: Francesco Serrone
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