Una brutta batosta. Non può essere descritta diversamente la prima battuta d’arresto registrata dal Bari nel derby dello Zaccheria. Il giorno seguente alla notte di Halloween ha teso una trappola inaspettata agli uomini di Auteri, che anziché dolcetti hanno rimediato un amaro scherzetto dai rossoneri. Che questa trasferta non avrebbe di certo teso una mano ai galletti era ben risaputo, ma non essere all’altezza di un match così sentito dalle due piazze non lo era altrettanto.

Al cospetto di un Foggia reduce da quattro sconfitte consecutive e con già tre allenatori differenti da inizio stagione, il Bari è uscito dal campo mestamente, a testa bassa. Neanche il clima di piena contestazione societaria ha infastidito i dauni, che hanno completamente ribaltato i pronostici, aggiudicandosi i tre punti con il rigore decisivo di Curcio.

Altro che ripescata. La notevole differenza tra la squadra di casa, che ha chiuso per ultima il calciomercato assieme al Bisceglie, ed i baresi non si è vista affatto. Il derby, si sa, regala sempre sorprese. Ma il totale blackout - ieri non solo astratto ma anche concreto -, che ha fatto presto dimenticare il palo colpito da Antenucci, non lascia spazio ad interpretazioni. E a giudicare dalle parole del mister biancorosso e di capitan Di Cesare, ci sarà davvero tanto da lavorare e riflettere, dopo aver smaltito tutta questa rabbia e delusione.

D’altronde, i segnali c’erano già stati nella gara precedente. Il Bari non può permettersi di andare in svantaggio e di complicarsi la vita. Con il Catania servì l’illuminazione di Di Cesare per far scattare la scintilla e far partire la rimonta. Ieri, invece, questo canovaccio non si è purtroppo ripetuto, così come i cambi non hanno inciso. Al di là di moduli o scelte di uomini, a colpire in negativo è stato l’atteggiamento, la determinazione e la grinta, assolutamente fondamentali in un contesto come la Serie C.

Un passo falso è lecito, soprattutto in questa fase di campionato, ma la prestazione non dovrà mai mancare da qui in poi. Resta il forte rammarico nei tifosi, il tempo per recuperare però c’è, nonostante le dirette avversarie si siano leggermente allontanate. Adesso sarà importante rialzarsi e ricominciare a correre verso l’obiettivo promozione. Perché errare è umano, perseverare è diabolico… anzi, satanellico.

Sezione: Focus / Data: Lun 02 novembre 2020 alle 20:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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