Dopo le due consecutive mancate qualificazioni ai Mondiali del 2006 e agli Europei del 2008, la nazionale danese, si presenta in Sudafrica con una grande voglia di riscatto sulla scia dell’entusiasmo seguente al brillante percorso compiuto nel Gruppo di qualificazione. Inserita infatti in uno dei raggruppamenti più equilibrati dell’intero tabellone, quello comprendente squadre come Portogallo, Svezia, Ungheria e Albania (oltre alla modesta Malta), la squadra guidata da Olsen è riuscita a qualificarsi addirittura come prima del suo girone con 21 punti ( 6 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta), impreziositi dalla brillante vittoria in Portogallo, e dall’aver impedito così ai cugini svedesi di accedere alla fase finale. Il vantaggio della Danimarca, e di non avere niente da perdere e da potersela giocare tranquillamente, viste le non esaltanti precedenti partecipazioni internazionali. L’unico successo della compagine nordeuropea infatti, consiste nella sorprendente vittoria degli Europei del 92, quando partendo come ripescata, riuscì addirittura a diventare Campione d’Europa avendo tra le sue fila talenti purissimi come i fratelli Laudrup e il portierone Schmeichel. Come si suol dire però dopo è iniziato un periodo d’interdizione, fatto di alti e bassi che ha visto la Danimarca incapace di emulare le gesta del ’92 , raccogliendo 2 mancate partecipazioni alla fase finale dei Mondiali (anni ’94 e 2006) e il raggiungimento degli ottavi (nel 2002) e dei quarti (nel ’98 che rimane il piazzamento migliore raggiunto da questa nazionale). Ad alimentare l’ottimismo in patria è sicuramente anche l’inserimento in un girone certamente equilibrato vista la presenza oltre all’Olanda, destinata a qualificarsi come prima, anche di Camerun e Giappone , ossia 2 squadre tranquillamente alla portata di Bendtner e compagni.

Analizziamo dunque la nazionale danese reparto per reparto:

DIFESA: In linea con la tradizione danese, la linea difensiva della squadra è un mix di forza fisica e senso della posizione. Il portierone Sorensen è ormai una colonna storica della nazionale e anche se certo non è Schmeichel, offre comunque ottime garanzie, vista la sua esperienza decennale nella Premier League. Il pacchetto centrale composto dal giocatore del Liverpool Agger e dagli ”italiani” Kjaer e Kroldrup, unisce oltre ad una straripante fisicità e bravura nel gioco aereo anche una notevole velocità che può rivelarsi un ottimo mix per le sortite offensive dei difensori, abilissimi a sfruttare le palle inattive. L’unico problema visto anche il resto dei convocati che a parte Mtiliga (difensore del Malaga) e Jacobsen ( Blackburn Rovers) il resto dei disponibili non sembra all’altezza dei giocatori su citati vista la loro militanza nel campionato di casa, assolutamente non all’altezza dei campionati inglese italiano e spagnolo. VOTO: 6,5

CENTROCAMPO: Le convocazioni di Olsen hanno premiato la “vecchia guardia” dimostrando anche una notevole mancanza di ricambio generazionale e un voler insistere sui giocatori d’esperienza, che già hanno alle loro spalle partecipazioni ai mondiali e a competizioni internazionali con i loro club. Basti pensare a Jorgensen, Poulsen, Rommedahl , Gronkjaer (Copenhagen), nel giro della nazionale praticamente da sempre. L’età media del reparto escluso il giovanissimo Erikksen talento dell’Ajax del 92, è notevolmente alta e mentre garantisce una certa propensione alle partite che contano, d’altro canto potrebbe rivelarsi deleterio a livello di freschezza fisica. Insomma il reparto centrale è sicuramente il più folto e dimostra quanto Olsen sulla falsariga di tutti i maggiori commissari tecnici si fidi del gruppo e dell’amalgama, anche a discapito di una certa freschezza fisica e di una certa dose di imprevedibilità. VOTO: 6,5 

ATTACCO: In linea con la sua tradizione calcistica, la Danimarca non è mai stata ricordata come la patria degli attaccanti , e infatti anche in occasione dei mondiali sudafricani, le aspettative sono state ampiamente rispettate, vista la convocazione di soli 4 giocatori per questo reparto: Tomasson (Feyenoord), Bendtner (Arsenal), Larsen (Duisburg), Rasmussen (Celtic). A parte l’esiguo numero dei componenti, oggettivamente questo sembra un po’ l’anello debole della squadra. Larsen e Rasmussen infatti non sembrano essere all’altezza di una competizione di questo tipo, e dimostrano l’imbarazzante carenza offensiva del calcio danese. D’altro canto Tomasson che in carriera si è dimostrato un ottimo attaccante che tra l’altro (vedi la sua esperienza milanista) ha giocato in molti campionati europei maturando una grande esperienza,che ha completato il suo notevole opportunismo e senso del gol, sembra sulla via del tramonto vista la non più giovane età. Insomma le grandi aspettative sono riposte nel talentuoso Bendtner che già da tempo si è ritagliato un posto di primo piano nell’Arsenal e che quest’anno si è messo in mostra realizzando una serie di gol decisivi .Quello che preoccupa è il fatto che si tratta più di un giocatore che mette la sua prestanza e il suo talento al servizio della squadra , e non di un vero e proprio bomber di razza, anche se questo potrebbe rivelarsi decisivo per gli inserimenti dei centrocampisti. VOTO: 6

ALLENATORE: Morten Olsen, ossia l’attuale commissario tecnico Danese, può vantare una notevolissima esperienza calcistica maturata prima di tutto come calciatore. Arcigno difensore centrale, Olsen vanta un’esperienza nel campionato Belga con la maglia dell’Anderlecht (culminata nella vittoria di 3 campionati e di 1 coppa UEFA), ma soprattutto il record dell’esser stato il primo giocatore Danese a superare le 100 presenze nella sua Nazionale realizzando anche 4 gol e partecipando a numerose competizioni internazionali. Da allenatore il suo palmares presenta un dato quantomeno singolare: è stato esonerato da tutte le squadre da lui allenate. Dal 2000 è alla guida della nazionale del suo Paese che guiderà fino al 2010, avendo disputato già i mondiali del 2002, ma mancando la qualificazione a quelli ultimi del 2010. La federazione Danese ha puntato sulla continuità e sul gruppo, ma sicuramente Olsen non appare come garanzia di successo anche se oggettivamente il calcio danese è in crisi e sembra mancare di nuovi talenti,il che impedisce rosee prospettive future calcistiche per questa Nazione.

LA STELLA: Indubbiamente la stella di questa squadra è Nicklas Bendtner. Il poderoso attaccante dell’Arsenal ha dimostrato nell’ultima stagione di essere cresciuto tantissimo, migliorando tecnica e doti realizzative e permettendogli come su detto di segnare gol decisivi per la sua squadra di club. Sicuramente l’allenarsi al fianco di campioni come Van Persie o nella scorsa stagione Adebayor, gli ha permesso di aumentare notevolmente anche in consapevolezza dei propri mezzi, ed ecco perché ci si aspetta da lui un grande Mondiale vista anche la giovane età e le speranze riposte in lui da gran parte della nazione danese.

LISTA CONVOCATI:

Portieri: Thomas Sorensen (Stoke City), Stephan Andersen (Brondby), Kim Christensen (Goteborg), Jesper Christiansen (Copenhagen).

Difensori: William Kvist (Copenhagen), Lars Jacobsen (Blackburn Rovers), Simon Kjaer (Palermo), Per Kroldrup (Fiorentina), Daniel Agger (Liverpool), Patrick Mtiliga (Malaga), Leon Jessen (Midtjylland), Simon Poulsen (AZ Alkmaar), Anders Christensen (Odense).

Centrocampisti: Martin Jorgensen (Aarhus), Christian Poulsen (Juventus), Daniel Jensen (Werder Brema), Jakob Poulsen (Aarhus), Michael Silberbauer (Utrecht), Dennis Rommedahl (Ajax), Christian Eriksen (Ajax), Thomas Enevoldsen (Groningen), Mikkel Beckmann (Randers), Thomas Kahlenberg (Wolfsburg), Jesper Gronkjaer (Copenhagen), Mikkel Thygesen (Midtjylland), Michael Krohn-Dehli (Brondby).

Attaccanti: Jon Dahl Tomasson (Feyenoord), Nicklas Bendtner (Arsenal), Soren Larsen (Duisburg), Morten Rasmussen (Celtic).

Sezione: Girone E / Data: Ven 28 maggio 2010 alle 14:00
Autore: Marco Beltrami
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