La conferenza stampa odierna del direttore sportivo Giuseppe Magalini, affiancato dal suo vice Valerio Di Cesare, ha fornito un primo sguardo sulle strategie di mercato del nuovo Bari targato Caserta. Parole misurate, ma non prive di significati importanti, quelle dei due dirigenti.

Magalini ha confermato che con la scadenza dei diritti di riscatto, molte situazioni restano fluide: alcuni elementi della scorsa rosa potrebbero anche tornare, se vi saranno le condizioni tecniche ed economiche. Segnale che la porta non è chiusa per tutti e che si lavora su più tavoli, in silenzio. In sospeso anche le posizioni di due senatori, Bellomo e Pucino: per il primo si ragiona su un ruolo da “bandiera”, per il secondo sarà decisivo il parere del nuovo tecnico.

Importante anche l’autocritica, con Magalini che ha sottolineato l’assenza di incisività da parte di molti panchinari, nonostante i nomi importanti. Da qui la volontà di costruire una rosa più profonda e motivata.

Di Cesare ha puntato forte sul tema della “fame”: il nuovo Bari dovrà essere formato da uomini prima che calciatori, con voglia, applicazione e spirito di squadra. La volontà è quella di portare più giocatori di proprietà, a testimonianza di una progettualità di medio-lungo termine. Sul piano tecnico, la rivoluzione tattica porterà al passaggio alla difesa a quattro, con profili nuovi da inserire: Varnier e Mantovani sono sul taccuino, ma senza certezze imminenti.

Insomma, la sensazione è che il Bari sia all’alba di un nuovo ciclo. Con idee chiare, ma anche la consapevolezza che servono tempo, pazienza e scelte mirate.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 25 giugno 2025 alle 17:00
Autore: Antonio Testini
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