Il Bari sembra aver fatto la sua scelta. Il club del presidente De Laurentiis, sempre nell'attesa del comunicato ufficiale circa il divorzio da Moreno Longo, appare sempre più orientato sull'ex tecnico del Catanzaro Fabio Caserta. Dopo il no secco di Alessandro Nesta, il direttore sportivo dei biancorossi Magalini ha subito contattato l'allenatore calabrese con una trattativa che potrebbe essere chiusa davvero a breve. Salvo novità dell'ultimo secondo, Caserta approderà sulla panchina del Bari portando con sè un certo bagaglio di esperienza e una mentalità piuttosto interessante.

Già da calciatore, Caserta ha sempre espresso sul campo un modo di giocare votato all'attacco e con grande senso di appartenenza in tutte le squadre in cui ha militato. La stessa mentalità l'ha accompagnato nel suo percorso da allenatore non cambiando mai i suoi valori e i suoi principi di base. Sul piano tecnico e sul modo di allenare le proprie squadre, Caserta ha sempre impresso un marchio fatto di sudore, fatica, idee di calcio offensivo e una cura maniacale sull'aspetto fisico. Il modo di stare in campo e il senso del gruppo sono stati i comuni denominatori nel lavoro del mister ex Catanzaro. 

La sua capacità di saper leggere le partite e di cambiare in corsa le posizioni dei calciatori è stata una delle sue caratteristiche sin da quando ha iniziato a fare l'allenatore. Una qualità riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori. Il non fissarsi mai su un modulo di gioco particolare in maniera quasi dogmatica, lo ha reso spesso poliedrico ed imprevedibile agli occhi dei suoi avversari. Partendo dal presupposto che come schieramento tattico predilige il 4-3-3, non ha mai disdegnato cambi in corso d'opera cercando di adattare il proprio credo calcistico alle caratteristiche dei giocatori presenti in rosa. E', spesso, passato anche al 4-2-3-1 non scartando completamente in certi casi il 4-4-2. Un punto in comune in questi moduli tattici c'è. La voglia di attaccare e di proporre calcio. Lavoro quotidiano e impegno continuo, ricerca della massima disponibilità da parte dei giocatori nonchè grandissimo senso del dovere. Tutte caratteristiche che lo portano ad essere un allenatore eclettico e aperto a qualsiasi soluzione.

Se dovesse essere lui il nuovo allenatore del Bari sarà una scelta impattante sul piano tecnico e temperamentale ma presupporrà la formazione di una rosa con tanti giocatori offensivi, disposti a correre e a lottare su ogni pallone sacrificandosi al massimo. Una scelta che, pertanto, significherebbe molto sotto tanti aspetti sempre cercando di capire precisamente cosa la società vorrà fare per il futuro del Bari.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 13 giugno 2025 alle 20:00
Autore: Maurizio Calò
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