Se da un lato c'è un Bari in piena emergenza, scottato dal recente cambio allenatore e dalla debacle di Empoli, dall'altro lato non ci si può fermare e bisogna guardare in prospettiva. La prospettiva, non troppo lontana, è quella del mercato di gennaio, che aprirà esattamente tra trenta giorni, il 2 gennaio. Muovere le pedine giuste potrebbe rivelarsi fondamentale per il mantenimento o meno della categoria da parte del Bari. Andiamo dunque ad analizzare le zone in cui il Bari è più carente.

Partendo dal reparto arretrato, una delle pochissime certezze stagionali, sino ad ora, è Michele Cerofolini, vero e proprio muro per i suoi. Per quanto riguarda la difesa è probabile che almeno uno-due innesti vengano fatti. Le prestazioni dell'intero pacchetto sono state deludenti e nessuno può dirsi esente da colpe. L'unico che ha provato a salvare la baracca è stato, a tratti, Pucino. Vicari è stato a lungo fuori e quando ha giocato ha sempre inciso in negativo, vedasi Empoli; stesso si può dire per Nikolaou, che sembra un fantasma rispetto al giocatore ammirato a La Spezia. Pochissimi minuti, invece, per Kassama e Burgio, apparsi ancora acerbi per la categoria. Troppo discontinuo il rendimento di Meroni. È dunque probabile l'innesto di un difensore d'esperienza che possa garantire quantità ed un giovane che possa portare qualità e freschezza.

Occhio poi alle fasce: Dickmann è stato tra i migliori nel girone d'andata, ma lo stesso non si può dire per Dorval. L'algerino, dopo la mancata partenza per la Russia, è sembrato il lontano parente del giocatore visto l'anno scorso. Qualcosa, nel mercato invernale, potrebbe muoversi. A centrocampo si può fare un ragionamento analogo a quello fatto per la difesa. In tanti hanno deluso, da Pagano a Maggiore, passando per Braunoder. Verreth ha regalato qualche buona prestazione, mentre Castrovilli ha provato a trainare la carretta. Chiaro che se dovesse uscire uno o due dei giocatori nominati prima, potrebbero aprirsi degli spiragli per apportare nuovi innesti a un centrocampo carente in termini di qualità ma anche in termini muscolari.

In attacco la grandissima delusione è stata Partipilo, vero e proprio ectoplasma. Rao, dopo un buon inizio, è quasi sempre stato in panchina e non ha mai inciso. Facile immaginare che se uno dei due dovesse fare le valigie, qualcuno altro potrebbe entrare, anche se la direzione verso cui sta andando il Bari (3-5-2 o 3-4-1-2) penalizza fortemente questi calciatori. Nel ruolo di punta non dovrebbe succedere nulla: Moncini ha convinto, mentre Gytkjaer, a tratti, ha regalato discrete prestazioni. Poche occasioni per Cerri, abbastanza in là nelle gerarchie.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 18:30
Autore: Armando Ruggiero
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