Dal 2018, da quando Luigi De Laurentiis è subentrato alla presidenza del club, il Bari ha vissuto grandi trasformazioni in campo tecnico, ogni anno. Un lungo viaggio, caratterizzato da frequenti cambiamenti in panchina e da un alternarsi di emozioni. L’era De Laurentiis è iniziata con Giovanni Cornacchini, scelto per guidare il club nella rinascita dalla Serie D. Con lui, il Bari ottenne subito la promozione in Serie C, ma l’avvio del campionato successivo non fu convincente e dopo sole poche giornate il tecnico fu esonerato. Al suo posto arrivò Vincenzo Vivarini, che riuscì a condurre la squadra fino ai playoff, sfiorando la Serie B ma senza riuscire a centrare la promozione. Dopo la sconfitta nella finale playoff, la società decise di cambiare ancora, scegliendo Gaetano Auteri come nuovo allenatore per la stagione 2020/21.

L’esperienza di Auteri però non portò i risultati sperati e, dopo un avvio deludente, la società lo esonerò nel febbraio 2021. Il suo posto venne preso da Massimo Carrera, che iniziò con ottimi segnali, conquistando dieci punti nelle prime quattro giornate. La fase successiva fu però altalenante e, con un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, anche Carrera fu sollevato dall’incarico ad aprile. A quel punto, la società richiamò Auteri per chiudere la stagione. Sotto la sua guida, il Bari concluse al quarto posto, superò il Foggia nei playoff ma fu comunque eliminato dalla Feralpisalò nella fase nazionale, ponendo fine al sogno promozione. Al termine della stagione, Auteri e società risolsero consensualmente il rapporto.

Nel 2021/22 la svolta arrivò assieme all’arrivo di Michele Mignani, che guidò il Bari verso una stagione incredibile, culminata alla fine con la promozione in Serie B con ben tre giornate di anticipo. Nella stagione successiva, Mignani confermò il suo valore conducendo il Bari ad un eccellente terzo posto in classifica e ad un cammino da big nei playoff, sfiorando anche la promozione in Serie A. La squadra fu eliminata in finale dal Cagliari, una doppia sfida decisa solo nel recupero del ritorno al San Nicola

La stagione 2023/24 si rivela invece molto complicata, con continui cambi in panchina che riflettevano le difficoltà di una squadra che faticava a ritrovare il giusto ritmo. Dopo un avvio sottotono, con soli 10 punti in 9 giornate, Mignani venne esonerato e sostituito da Pasquale Marino, il quale però durò poche settimane prima di essere a sua volta esonerato per i risultati negativi. Alla ventiquattresima giornata arrivò Giuseppe Iachini, ma nel suo periodo la squadra scivolava verso la zona play-out. Anche Iachini fu così sollevato dall’incarico e, alla trentaquattresima giornata, la società decise di promuovere alla guida della prima squadra Federico Giampaolo, allenatore della Primavera, nella speranza di dare nuova linfa alla squadra. In quattro partite, l’allenatore ottenne tre pareggi ed una sconfitta contro il Cosenza, compromettendo in definitiva la possibilità di una salvezza diretta e costringendo il Bari a passare dai play-out

A chiudere la lista, c’è Moreno Longo, allenatore di questa stagione chiamato a rilanciare la squadra. Tante prestazioni altalenanti e risultati alterni: il Bari chiude il campionato al nono posto, a soli quattro punti dalla zona playoff, senza però riuscire a centrare la qualificazione. C’è da attendere, adesso, per capire chi sarà il prossimo allenatore della squadra, se la società sceglierà ancora di puntare su Longo o se sceglierà di cambiare ancora una volta. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 30 maggio 2025 alle 16:00
Autore: Martina Michea
vedi letture
Print